SCANNATEVI. PROPRIO. QUI. NothingMoreThanScars le donne che contanovivllucawearealldeadmarrabbiogaiavandaloaureliapalmettaspalancababaleominniesayuharadeadfetuslife.love.revenge.micheleicequeenbasitovioleclaretticindy




NothingMoreThanScars 
the thin line between good and evil


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domenica, novembre 02, 2003

 
Madre:
"comunque Lara, è una grande trovata quella di domenica in di bonolis. E' una sfida di cultura e di...e di..."
Conseguentemente, mi barrico in camera.
May T. S. be with me.

(shai hulud, max rebo kids)
Miss Ann Thropy bitched about this at 5:03 PM.

 
Più tempo libero = interi pomeriggi settimanali sotto le coperte a leggere tutti i libri che nell'ultimo periodo assaggiavo solamente a piccoli morsi stanchi per volta. Finirò il decamerone, finirò the waste land e finirò di sottolineare quel maledetto saggio su rennes le chateau.
Più tempo per ascoltare e urlare, più tempo per litigare a colpi di scopa sul muro con le zitelle lamentose che abitano al di là della parete.
Più tempo per addormentarmi nella vasca da bagno inondata dai sali alla camomilla, le riviste di ogni genere perdono la loro patinatura cadendo nell'acqua. Più preparazioni di manicaretti cinesi, più uomini e donne tre meno un quarto, dopo centovetrine.
E' come tornare ai tempo della scuola, il tempo libero torna finalmente in mio possesso e la rivincita è vicina.

Un'estate al freddo è stato uno dei brani della colonna sonora dell'estate appena passata, e risentirla nuovamente, dal vivo, vestiti di tutto punto senza più piscina sabbia e alcool nelle vene è stato ad ogni modo intenso. Come del rfesto tutto il concerto in sè.
Pensavo di incontrare un altra manciata di personaggi fondamentali ma a quanto pare hanno fatto altro.
C'è chi ha finalmente capito che il tempo delle mele e delle chiacchiere sussurrate e del sushi tete a tete è morto e sepolto. Non voglio essere stronza, ma già ti avevo fatto capire quale fosse la mia posizione a riguardo.
L'altra sera, dopo il concerto di valerio, ho ricevuto un messaggio che mi ha fatto capire come in realtà io sia stata scorretta a tirare in ballo tutto un mucchio di persone per i miei scazzi personali.
Ammetto il mio errore e mi scuso, hai ragione pure tu.
Il resto, chiacchiere, ritorni, petteguless e tiramisù a tarda notte.

E io i sogni non li ascolto. Lascio che scorrano più o meno piavolmente nelle ore notturne. E uscirò dalla porta di casa con i paraocchi e lo sguardo che qualcosa cela.Un mio must. Li lascio scorrere, abbandonando ogni sorta di pensiero fondato sui momenti onirici appena passati.
Non sono in vena di paranoie, delusioni, palpitamenti.
Miss Ann Thropy bitched about this at 4:59 PM.


venerdì, ottobre 31, 2003

 
Ci sono blog che leggo (nelle lunghissime e lentissime pre lavorative, che alle cinque di questa sera resteranno solamente un amaro ricordo, alla facciazza di tutti qui scatta la mia definitiva rispresa) unicamente per farmi due risate, per poter vedere il mio ego innalzato di fronte a tante cyber-stronzate.
Un esempio su tutti.

"^___*...ci saranno cose che andranno contro il mio lifestyle,alcool ad esempio....io portero' degli analcoolici fruttosi e gustosi(GOOD CLEAN FUN IS THE REASON)e una candela bianca per illuminare le mie speranze e scacciare i problemi"

Che squallore.
Non tanto per l'essere straightedge, ognuno è libero di fare le scelte sue (anche se spesso altro che libertà, è tutto basato su un continuo condizionamento, ma sono cose dette e ridette quindi stop)....ma gesù cristo, dovevi per forza tirare in mezzo vecchi slogan per rendere tutto ancora più patetico? I cocktail fruttosi. Le candele bianche. Ma porcoddio. Almeno ometti, no?
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:20 PM.


giovedì, ottobre 30, 2003

 
Thursday (waiting), la scleta più deprimente ed introspettiva che potessi prendere in considerazione questa sera.
Del resto, c'è qualcosa di più deprimente dell'immagine di una me stessa immobile, che ferma il ticchettio del tempo e si rannicchia sul letto cercando di osservare e comprendere e cibarsi delle proprie viscere emotive?
Non vorrei essere ancora una volta additata per aver piagnucolato lacrime al sapore di vittimismo, non ho nè il tempo nè la voglia di farlo, di stare qui a scrivere troppo a lungo giacchè tra breve tornerò in camera a riascoltare i thursday per poi cambiare capitolo e chiudere l'autoanalisi e i suoi risultati in un bel cassetto immaginario. Al solito.
Essere capace di piangere. Ma non era questo il punto.
E ascoltando i thursday mi sono tornati in mente vecchi compleanni, la semplice immagine e metafora di una vita che in fondo non mi ha mai soddisfatto.
E in fondo, corro incontro ridendo alle vostre critiche, vittimista egoista e paranoica, giacchè sono io, e per me scrivo tutto questo, anche se ormai non posso fare a meno di tenere conto dei sentimenti di alcune persone che sicuramente ogni giorno più o meno si siedono davanti ai loro piccì digitando nothingmorethanscars, ne tengo conto, e le cose più private restano solamente sospiri, e punti di domanda, punti di sospensione e trovano la loro forma scritta compressi e (ormai incomprensibili) in microsillabe lasciate giù a casaccio. Sono io e ancora non sono il, questo il succo del discorso.
E nel particolare, tante sono le persone a cui tengo....il generale mi delude, è l'amaro che mi ritrovo in bocca ogni notte e ogni mattina, il generale è frustrazione. Un'insoddisfazione perenne.
E cosa sono i regali di compleanno se non la metafora più perfetta di un'intera vita?
Ho cercato tra i vechci ricordi, e quello che mi sono trovata davanti sono le mille immagini di una me stessa più giovane, col ciuffo a onda e gli occhiali rotondi, pianti e bronci per soddisfazioni che non ho mai trovato.
A dieci anni ricevetti per natale un computer di seconda scelta, un commodor ormai passato di moda, inutile, e sono scoppiata in lacrime e mio padre mi bestemmiava dietro e io cosa potevo farci, quell'oggetto di plastica vetro e metallo mi era estraneo, l'unico mio desiderio era un gioco in scatola, quello con il vulcano che sputava palle di fuoco, nemmeno ricordo il nome.
Poi con gli anni si sono susseguiti i classici pensierini inutili, i classici ricordi che scambi con gli amici, un mix di imbarazzo e risate, ci sono state sciarpe marroni e candele viola, maglioni orrendi e troppo larghi e libri che avevo già letto, qualche lira e uova di cioccolato fondente, matite dei simpson e magliette inguardabili....è tutto un acctastarsi di regali di seconda scelta, bene, ognuno ha le sue, si potrebbe obiettare. E la prima cosa che potrebbe venirein mente a qualcuno è la parola viziata. Bene, viziata. No. Qui non si tratta di cose materiali. Si tratta di avere un po' di cura nello scegliere il regalo adatto alla persona che ami, alla persona a cui tieni, un regalo fatto con il cuore, quelli per cui stai in giro ore ed ore e ti si gelano le dita delle mani e i piedi si gonfiano e ti si spezza il cuore quando lo vedi e poco importa che costi cinque o quaranta leuri, poco importa che non avrai i soldi per il concerto o il teatro o il pollo al limone del giorno dopo, si tratta di amare qualcuno al punto tale di conoscerne i gusti e regalargli ciò che vuole.
Che non è un dono materiale. Non è nè una sciarpa nè una matita.
E' solamente un po' di attenzione. E allora mi chiedo perchè io ho sempre avuto il bisogno di dimostrare così tanto, di spendere trentacinque leuri per un anello di rame con su una rana perchè era quella la cosa giusta da fare, e la stronzatina qui e la cassatina lì, e sto sveglia la notte per registrarti il ciddì e vado in tutte le biblioteche di milano per trovarti un libro fuori commercio da quindici anni e fotocopiarlo tutto, solo per te te e per te.
E quello che ho ricevuto, se proprio bisogna mettere le cose su una bilancia (e arriva per tutti il momento di farlo), è stato pari al nulla.
Tutti a fare in culo. Tutti dico tutti tutti tutti.
Thursday e vittimismo.
Affanculo, dico.
Miss Ann Thropy bitched about this at 11:31 PM.

 
LE IENE. Idea semplice, nessun effetto speciale rilevante, essenziale. Teronaggine dei protagonisti: caratteristica, parte essenziale del film, accettabile.
PULP FICTION. Scatta l'ideona, inquadrature e regia sorprendenti. Livello di teronaggine: oltre la media, qualche scena la si poteva risparmiare.
JACKIE BROWN. Voto non pervenuto a causa dell'orrenda puttanata del film stesso.

e adesso.

KILLBILL. Idea in fondo in fondo sempliciotta, regia strepitosa, ottima scelta delle musiche, uma thurman eccellente, buona caratterizzazione dei personaggi.
Livello di teronaggine: oltre ogni minimo consentito.
Risultato finale. Kill bill è una puttanata.
Mi alzo dopo due ore di film con le palle girate, classica sensazione di amaro in bocca, un agrodolce che pende più dalla prima parte, la voglia di spaccare le vetrine del cinema e dimenticare tutto quanto il prima possibile. Impossibile, vengo irretita dalle discussioni post-movie. Bene, essendo io l'unica cristiana su otto che non ha apprezzato l'opera (opera è una grande parola) nel suo insieme, mi sono dovuta sorbire le rimostranze, gli insulti le chiacchiere le urla i pareri gli sguari estrerrefatti di tutti coloro che invece se lo sono goduti appieno e hanno avuto il coraggio di definirlo il miglior tarantino di sempre.
Bene. Ottimo.
I grandi esperti di cinema, chiaramente, dato che se non apprezzi tarantino eh beh, segue di suo che no, non sai cosa sia il cinema vero.
Il mio parere è un altro, che sia un bravo regista, portatore di idee nuove seguendo comunque la tradizione (o meglio, mischiando elementi retrò ad innovazioni e sboronaggini duemila-style), ma andrebbe comunque ridimensionata tutta questa celebrazione per, appunto, illo.
Kill Bill non è orrendo, ha delle belle trovate, è girato bene (frutto di anni di lavoro), interpretato strepitosamente ma finisce lì. E' scontato e soprattutto è incommensurabilmente zarro.
Bene, mi risposero, questo è il marchio di fabbrica di tarantino.
Rispondo, perfetto, ma non è il mio. E siccome agli inizi i suoi film (le iene e basta, direi in realtà) stavano in piedi senza un sovraccaricamento di elementi marci presuntuosi e sboroni mi chiedo, non poteva continuare a girare roba a basso costo senza lasciarsi intortare dal profumo dei soldi?
Che va bene, sarà il suo marchio di fabbrica e sarà tanto cool vedere e parlare e ammirare e adorare e bramare e sognare la notte mr. quentin, ma kill bill è un'americanata delle peggiori.
Che poi, questo è il classico parere di chi si aspettava troppo e si è ritrovata tra le mani un pugno di mosche (e molto sangue, tanto per restare in tema)....necessito un po' di tempo per ricapitolare le idee, rivedere il film e poter poi...ribadire il concetto che kill bill è il colossal meregano della stronzata. Argh.

Ultimi due giorni di lavoro. La pesantezza, non passeranno mai e lunedì mattina potrò sgusciare fuori dalle coperte giusto in tempo per guardarmi cento vetrine.

E tu. Tu muori, e vaffanculo. Vuoi l'asilo? e asilo sia, no che non mi hai fatto male faccia di maiale.
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:44 AM.


martedì, ottobre 28, 2003

 
Considero i lati positivi gririo topo e nero opaco.
Nero opaco is an attitude
Basta cazzate. Hanno segato in due le gambe dello sgabello su cui ero comodamente seduta, ascoltando il vociare della futilità tendevo a perdere tempo e il suono della sega, nemmeno lo sentivo.
Tre parole che comportano decisioni, prese di coscienza, cambiamento, crescita.
Decrescita, più probabilmente, l'idea odierna è quella di passare prima qualche giorno di completo relax, una beauty farm casalinga e del corpo e dell'anima, uscite fino a tardi e sciallaggine senza limiti.
Seguirà la settimana di riflessione, indagando le mie più celate pulsioni paure e desideri.
Mi alzerò dal letto, quasi decisa ad agguantare l'obiettivo.
E finirò per certo a guadagnare ottocento leuri al mese rodendomi il fegato per il lavoro di merda che faccio senza cocludere niente, gettando al vento tutto questo è il perfetto ritratto del mio so called futuro.
La positività non è mai di casa.
Nero opaco is the reason, ribadisco.
Fine. Falafel piazzate al centro dello stomaco. Adesso infilo i pantaloni ed esco. Torno presto. Sono stanca. Non ho voglia di dormire, vorrei non dormire mai più. Il risveglio è puro trauma

E la conclusione, quindi?
La conclusione?
(e l'inizio, allora, c'è mai stato?)

morda
Miss Ann Thropy bitched about this at 9:43 PM.

 
Giacchè è entrata in vigore la legge di quel figlio di puttana che è morto, da venerdì io sono ufficialmente licenziata.
Dio maiale e laido, farmelo sapere con un piccola anticipo chiaramente no, eh?
Bene, tre giorni divini, quelli che sto passando. Divini come il porcoddio.
Miss Ann Thropy bitched about this at 9:56 AM.


lunedì, ottobre 27, 2003

 
Se solo mi regalassero la capacità di sentire tutto un po' di meno, diminuire i decibel di ogni singola cosa che mi circonda, mi sfiora, mi opprime.
Il senso di oppressione si trascina stanco e si fonde con un vacuo sentore di abbandono, e la contraddizione non ha mai fatto così male.
Inutilità, problematiche, problematiche inutili si trascinano e mi rendono schiava, giorno dopo giorno, la mia inapacità di far fronte a qualsiasi trauma aumenta giorno dopo giorno.
Un tempo riuscivo a calciare via da me ogni piccolo sassolino, sono scalza, e piano piano, a furia di addormentarmi ogni giorno sul mio cuscino di paura codardia e pigrizia i sassolini sono montati uno sopra l'altro, una gang bang egoista e sadica che mi sbarra la strada.
Soliti lunedì di inizio inverno, darkness prematura e ceri con l'effigie di padre pio graffiata via, irony is a dead scene è inquietudine allo stato puro, aiuta poco, e la mia voglia di cambiare sonorità è pari a zero, lascio che il dito si trascini speranzoso tra le pile di ciddì e trovarne uno adatto, le parole che possano portare conforto è speranza ormai vana.
Darkness prematura e vorrei solamente poter sentire tutto un po' di meno, mente e cuore ricoperti di ovatta. Non è il cuore, a fare male. Qualcos'altro, sono nervi e vene, pensieri e sangue.
Calmanti al posto delle merendine, calmanti al posto delle merendine.
Miss Ann Thropy bitched about this at 6:55 PM.