SCANNATEVI. PROPRIO. QUI. NothingMoreThanScars le donne che contanovivllucawearealldeadmarrabbiogaiavandaloaureliapalmettaspalancababaleominniesayuharadeadfetuslife.love.revenge.micheleicequeenbasitovioleclaretticindy




NothingMoreThanScars 
the thin line between good and evil


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sabato, novembre 08, 2003

 
Fotolog mi ha cancellato l'account in quanto troppo pseudo-porno non so cosa, a quanto pare.
Ma dioghen, dai, vi pare che io possa mettere su roba sconcia? I canoni moralisti di certa gente sono veramente strabilianti.
Miss Ann Thropy bitched about this at 2:13 PM.

 
Che i punkabbestia ketaboys abbiano cagato il cazzo da mò non c'era più alcun dubbio, ma che gli hope conspiracy mi debbano interrompere una "fragile" già annunciata per colpa dei suddetti in vena di risse alcooliche questo è troppo.
Ad ogni modo non riesco ancora a capre se il concerto in toto mi sia piaciuto o meno, ci sono stati episodi più ed episodi meno.
In definitiva mi sarei sparsa della benzina addosso e mi sarei data fuoco una volta per tutte, è incredibile quanto il mio scetticismo sia solamente una maschera posta davanti alla fragilità e alla adolescenzialità (nelle sue innumerevoli, vergognose sfacettature) più drammatica.
Ma questi, sono sempre i miei soliti cazzi, le mie solite paranoie, passi falsi, micro drammi umani in grado di distruggere poesia bellezza serenità e ogni singolo momento.
In definitiva, altro non sono che il malumore e l'errore incarnati in un corpicino piccolo piccolo.
Incarniti, direi quasi. In grado di rovinarmi come solo un cancro può fare. Piano piano, giorno dopo giorno, il mantello nero dove lo lascio, lo lascio a casa, e tornata mi sdraio sul letto e lo guardo e lo ammiro e lo rimiro e mi maledico per non averlo portato con me una e un'altra volta.
Dicono che la somma di più errori generi una magnifica capacità di muoversi nel modo giusto.
A quanto pare, la matematica e la logica non sono il mio forte. Ma del resto. già si sapeva.
A menadito mi conosco.

(blink 182)
Miss Ann Thropy bitched about this at 2:06 PM.


venerdì, novembre 07, 2003

 
Mi sono vista costretta a modificare il post di questa notte (lo so, cose indegne) perchè conteneva robaccia emo pura al cento per cento, va mica bene.
Il suco era, prendo un cazzo di treno e vengo a portarti dei cioccolatini per fare colazione insieme.
Ah, sweet and sour.
Ah, tendresse tendresse.
Sparatemi.

(chiaramente dopo una giusta dose di fear my thoughts è passato tutto e mi sono ritrovata lucida)
Miss Ann Thropy bitched about this at 2:27 PM.

 
Fareste meglio a non leggere questo post giacchè degenera.
Io vi sto avvisando.
Se solo non ci fossero lettori avrei disegnato persino del cuori. Ma anche io ho una piccola dignità.
Piccola. Minuscola. Scrivendo queste righe l'ho presa e l'ho gettata nel tritarifiuti.

Walls of Jericho e Undying hanno spaccato ogni tipo di culo flaccido di marmo e molliccio della milano che conta. Francamente, non mi aspettavo poi tanto dai walls of jericho, non mi hanno mai preso in modo eccezionale e francamente, avevo la strana sensazione che candace fosse la classica donna yo-io-canto-e-spacco-il-culo-e-sputo-sul-palco-e-voi-sotto-morte-a-tutti-quanti.
In realtà si è rivelata una femmena incattivita e aperta al punto giusto, energica senza fare troppe scene e boom, fine della sviolinata.
I commenti sulle varie messageboard riguardo al suo apparire densi di provocazioni più o meno porno poi vanno da sè, come va da sè il fatto che l'uomo ha in testa solamente la chiavata (su, poche palle signori lettori) e può (dal suo punto di vista) permettersi certi discorsi mentre la donna a casa a fare la calza che se solamente fai un apprezzamento velato nei confronti di qualcuno trac, sei una troia irrecuperabile e bollata come groupie per il resto della tua vita (e a scanso di equivoci mi tocca ribadire che non mi sono scopata nessun membro degli shai hulud, che qui le polemiche infuriano).
Ma in fondo, la terribile onta e il marchio del disonore ce lo porteremo bene o male sempre appresso, e non ci sono cazzi, senza addentrarmi in questioni femministe da quattro soldi la mentalità è sempre quel che è e ci tocca camminare per la nostra strada senza porre troppa attenzione alle parole altrui.
Ma già, questo si sapeva. E quindi. Va da sè.
E quindi bilancio della serata positivo. Un braccio affaticato dal peso di ua videocamera e non voglio sapere come sia venuto il filmato dato che ho tremolato per tutto il tempo e vista la mia eccessiva nanezza altro non ho ripreso se non teste e culi e sfocatezze varie ed eventuali.
(e tra dieci anni me lo riguarderò fermo immagine a manetta). Uno dei re del moshpit, che tra l'altro si è rivelato comunque abbastanza caserreccio, senza alcun tipo di evoluzioni strabilianti nè coreografie mozzafiato, ma bisogna pur accontentarsi, si è spaccato il naso (fabbrì, che ci combini?!??!). Walls of Jericho è potenza pura. Incontri. Chiacchiere. Promesse di scambi paritari, una cintura rosa fluo con le borchie in cambio di un ciddì dei saving throw e altro che devo ancora decidere.
E il resto è il solito.
Miss Ann Thropy bitched about this at 4:18 AM.


giovedì, novembre 06, 2003

 
sonno zero. soulseek infame totale.
Miss Ann Thropy bitched about this at 5:37 AM.

 
Parlami.
Vorrei sapere tutto eppure, eppure non mi stupirebbe più nulla e diventerei solamente un gesto, un perpetuo sbadiglio, tappandomi le orecchie canticchierei canzoni al buio e tu parla, e parla di nuovo, da qualche parte deve pur esserci una piccola porzione di me disposta ad ascoltarsi, con trasporto, questa volta, aprirmi completamente e sedermi di nuovo sulle tue gambe
e lasciami ascoltare e pendere dalle tue labbra, una porzione di me, l'alter ego smielato e gentile lo vuole, le tue parole, poche sillabe confuse o sproloqui logorroici li brama, il mio alter ego facile. Eppure eppure pretenziosa mi conosco, mi alzerei in punta di piedi e ti lascerei lì, nella penombra a sussurrare vuote parole, solo, solo, e io, seduta sul tavolo della cucina azzannerei biscotti al cioccolato, e mi troveresti poi accucciata sotto il tavolo in legno a piangere(vano tentativo di partorire qualche lacrima) vergognosa della mia fuga annoiata, non averti regalato carezze orecchie in attesa e la dovuta attenzione.
Ma ancora una volta ti chiedo, perdonami, e parlami parlami di te raccontami tutto ogni singola cosa le briciole di torta che leccavi a cinque anni e tutte le righe lette o intraviste in tutti questi mesi e questi giorni e questi anni e con trasporto mi inginocchio di fronte ad un'immagine lontana e chiedo di nuovo ti prego parlami, assecondami, lasciami credere in qualcosa in qualsiasi cosa, ho solamente voglia di sentirmi nuovamente sbigottita di fronte ad un essere umano.
Mi conosco, fuggirei.
Cercherei sigarette nella borsa di peluche rosa e sarei capace di lasciarti lì (again and again and again) sul mio letto e scendere giù in strada a scroccare nicotina a qualsiasi passante, le distrazioni sono così facili e cosi docile riesco a piegarmi di fronte al più piccolo pensiero fuori luogo.
Legami al letto e parlami, spalancami gli occhi e fissami le palbebre con meccanismi di acciaio (e sono scene da scritte e già viste, guarda e impara). Non lasciarmi addormentare.
Questa frase l'ho già scritta, in altri momenti, per qualcun'altro. Importa poco.

Ogni cosa già sentita già scritta letta narrata ascoltata amata odiata sopportata sanguinata annusata assaggiata sbattuta a terra e denti rotti più e più volte lacrime lividi ed estasi e mano nella mano e nuovi sapori e nuovi suoni e aspettative e delusioni e più e più volte e più e più volte e scendi dalla giostra la nausea dura un attimo, resta solamente,
l'ennui, sofferenza di prim'ordine e prova a scavalcarla, oltrepassi il cancello torna indietro dammi una mano, alzami dal culo, io non ci riesco, non ci riesco a passare, sono troppo pesante troppo piena, trabocco di ricordi sensazioni ed emozioni e il troppo diventa quasi nulla
La prima conseguenza della ridondanza di sapere è uno scetticismo letale, e sbadigli continui, emozioni azzerate.
In ogni. Fottuto. Campo.
Miss Ann Thropy bitched about this at 2:13 AM.


mercoledì, novembre 05, 2003

 
A sto giro, altro blog altra corsa
"vorrei prendere e spaccacre tutto si buttare tutto per terra... rompere schiacciare tutto quello ke trovo davanti... minkia mi piacerebbe troppo farlo.. sono sicura ke dopo mi sentirei meglio.. puahahahha adesso mi prenderete per pazza.. mhuahahahah.. eh si si io mica sono normale"

Minkia oh, sei troppo la più crasta.

(Bad religion, paul simon)
Miss Ann Thropy bitched about this at 12:32 AM.

 
Troppi i segreti che porto dentro.
Peccati capitali e gesti ricordi e parole che vibrano perversione bassezza e sconfitta.
Vi regalo la solita versione censurata dei miei pensieri, immagini colme di zucchero, ammorbidite dalle tinte pastello e coloranti dolciastri.
Una manpipolazione genetica della verità.
Il pensiero che nessuno mi conosca fino in fondo alle volte risuona vacuo e tetro qui dentro.
Mi fa splendere e mi regala l'immagine (che solo io posso vedere, nel mio specchio privayo e frantumato) di una diva di inizio secolo vestita di nero, il viso pallido e le labbra rosso death.
Altre volte è solamente causa di enorme incertezza, ulteriore passo indietro che compio nella scalinata verso l'equilibrio.
Semplicemente, i consigli degli altri non potrebbero ristabilire l'ordine ormai andato in frantumi, e allora io mi chiudo sogni e immagini e ricordi broken in un cassetto e vi porgo la pellicola tagliata di quello che sono.
Una pellicola tagliata, molteplici sensi, più e più volte e più e più volte ancora. E i tagli sono niente, sono solamente l'immaturo e temporaneo sfogo.
I segreti che porto dentro nulla hanno di efferato o scabroso, sono tinti di rosso cupo e bastardi e aggressivi ma non rasentano alcun tipo di estremismo, quindi non chiamatemi con voce melliflua cercando di carpire chissà quali verità soltanto per un vostro personale capriccio.
Le storie della buonanotte dense di orchi e gnomi malefici e lupi mannari potrei confezionarvele lì per lì, creando distorte realtà sul momento, ma mai vi concederò il privilegio di aprirmi completamente...
Ed è impossibile in questo momento giudicare se l'apertura sarebbe positiva o nefasta, probabilmente non farebbe altro che schiudere le mie porte al resto del mondo e trac, ogni pezzo del puzzle incastrato alla meraviglia, osservate con dedizione le mie frattaglie e il mio intero essere prima scomposto poi ricomposto, passate leggermente il vostri dito indice su ogni tassello, leggete tra le righe e cercate di fingere compassione davanti a quei pezzi che tendono continuamente a scastrarsi, tanto risultanto mangiucchiati, scoloriti, ridotti in brandelli (e la carta e i pezzi di puzzle hanno un sapore fenomenale, smells like childhood smells like childhood, quando l'unica preoccupazione era ritrovare il playmobil perduto e non i cocchi del tuo stesso -per l'appunto- ego).
Sarebbe uno svelare la mia sciocca monotonia, il mio essere prevedibile e banale nel mio essere melanconica e problematica e sull'orlo di continue crisi.
E continuano ad affibiarmi strani nomignoli, in casa, ormai sono convinti che io stia sviluppando e mi stia lasciando avviluppare dalla malattia del caro cugino, schizofrenia, dicono, è solamente tanta rabbia, tanta voglia di smetterla di perdere (e tutto, e qualcosa, e pezzi di qualcosa) minuto dopo minuto.
Perchè l'autoanalisi e l'analisi guidata da espertoni in materia tenetevela pure, i pezzi sono tutti qui davanti a me, minuti e ore e singole immagini che ho vissuto e ho lasciato che mi vivessero addosso. Lasciare che qualcosa di viva addosso, ti cammini sullo stomaco e ti lasci lì ad attendere una tardiva quanto inutile rivincita.
I pezzi sono qui davanti, ribadisco, basta fare due più due e si possono intuire facilmente le innumerevoli ragioni della mia profonda (in quetso momento comunque distante) tristezza e la sensazione di fallimento che aleggia nell'aria.
Maschero tutto con il solito profumo di dolce e gabbana che ormai contraddistingue ogni mio movimento, in realtà l'odore della perdita e della sconfitta non puoi lasciarteli indietro, non quando ti hanno cresciuto e accompagnato a braccetto e guidato e seguito come un'ombra per ventidue anni.
Ad ogni modo in questi giorni e mesi e nell'ultimo anno sono più o meno serena, gli sbalzi d'umore li tengo stretti stretti e le visite al di là della linea si fanno sempre più sporadiche. Aumenta la violenza, diminuisce la frequenza, questo è il prezzo da pagare, si intende.
Ascolti i discorsi di persone e amici e conoscenti in grado di darti tutto, di porgerti su un piatto d'argento ogni singolo ricordo (parafrasi annessa), persone che ti confidano di essere in grado di svuotarsi completamente di fronte all'essere tanto amato, al compagno di giochi e compagno di sesso.
Non riesco a carpirne la magia, il senso. E' necessario tenersi stretti dei segreti, per quanto piccoli e davastanti e marci e putridi e white e black e teneri e romantici e slabbrati che siano. Pena la metamorfosi in un vuoto ambulante.
Non voglio trovare nessuno, non riesco a trovarlo e non ne sento il bisogno, qualcuno con cui svuotarmi e rinascere e crescere e cambiarmi e modificarmi e creare e stare sotto le coperte e scambiarsi i baci di perugina il giorno più marcio e melenso di febbraio e spendere e spandere e preoccuparsi e rinunciare e occuparsi a vicenda.
In questo momento sono il niente, la pace piena, come direbbe giustamente qualcuno, e questa è ancora una volta, la versione tagliata e distillata della questione.

Mi sono creata un nuovo toyboy fatto solamente di qualche pixel in bianco e nero, al momento.
Giusto per tenermi occupata.
L'altro latita. Sarà in giro a bere birra.
Miss Ann Thropy bitched about this at 12:28 AM.


martedì, novembre 04, 2003

 
Se sta brasileira faccia di cazzo me la trovo sotto caso giuro che le spacco le labbra a pugnalate.

Miss Ann Thropy bitched about this at 7:28 PM.

 
La mattinata passata all'interno del cimiitero monumentale fotografando tombe pare non abbia portato bene, giacchè, tornata a casa alle sette dopo qualche ora di sciopping e chiacchiere e confidenze con la vale, mi sono resa conto di aver smarrito la mia lista libri in loco ignoto.
Sei fogli fitti fitti, appunti su titoli e libri e manuali introvabili, bibliografie a tema che mai sarò in grado di riportare alla memoria. Tutto. Perso. Perso.
Ditemi come ci si deve sentire. Entrare in una libreria e pescare cose a caso non ha mai avuto senso. Gesù di lattice die baby die.
nuovo completino intimo modello barbie rosa intenso con pallini argento o quel che l'è, trasparenze qua e là, taglia chiaramente in numeri negativi. La rivincita delle tette piccole. Quale sarebbe la rivincita, poi?
Le 120 giornate di sodoma sono finalmente in mio possesso. Dovrei salire al piano di sopra a masterizzarmi qualche ciddì. Sono immensamente stanca. Dopo. Domani.

(better than a thousand)
Miss Ann Thropy bitched about this at 7:22 PM.

 
Sto giocando una partita a scacchi contro i quaranta gradi all'ombra che aleggiano in camera mia.
Echec, manco a dirlo, la sottoscritta lamentandosi getta morbide coperte di linus sul pavimento, immorale provare tanto fastidio alla vista dei must di pieno autunno tazza di the caldo bollente always tre cucchiaini di zucchero (*****, la colazione!!!!) e innumerevoli spruzzate di limone semi marcio, tane di cuscini e lana e piume d'oca (sogni e sono solo sogni, e le condizioni ideali, ideali), finire di divorare gli ultimi versi coi piedi nudi e la finestra aperta, desolazione e maniche corte stanno agli antipodi, ma bisogna accontentarsi.
Le condizioni ideali le ritrovi voltandoti indietro.
Come quel thomas mann che odorava di marmellata di fragole e pioggia di fine estate. Smalto bianco che si asciugava senza fretta e la mia estasi al contempo frivola e vacuamente macabra era solamente un grande gatsby e the beautiful and damned.
Le condizioni ideali lì per lì nemmeno le senti. Ma ogni qualvolta poso lo sguardo su una singola porzione della mia libreria ogni momento mi torna alla mente, e non sono solamente parole bellissime e rime che mai riuscirei a creare (e del resto, l'unica poesia che soo riuscita a leggere e apprezzare è stata quella ad opera di john donne e poche altre cose. Santi licheri is a world apart. Rispetto), sono stralci e porzioni e personaggi e sensazioni inquietudini sogni disordini vestiti pettinature colonne sonore e interi pasti ingurgitati e vomitati della mia (ormai persa) quotidianità. Impolverata, ma sempre lì pronta a tornare e brillare come mai prima.
Ciò che perdi, lo ritrovi solamente dopo, nella sua malinconica importanza.
(...a face that sweats with tears...)

Intraprendere conversazioni cinematiche con le compagne di corso (e il maestro wannabee, giacchè il caro bruno altro non è che un quindicenne in un corpo adulto, sotto molto punti di vista, e meriterebbe, nella sua ignoranza e nel suo narcisismo un post a illo dedicato, sooner or later) continua a rivelarsi squallido e fatale. Fatale giacchè dovrei imparare una volta per tutte a tenere la bocca chiusa, pr non venire risucchiata in ammorbanti labirinti ignoranti e pretenziosi e inesperti, e nuovamente, wannabee.
Che se di cinema (sia esso serie a, b, c, zeta) ne sai meno di zero, fai il sacro favore di tenere chiusa la bocca. Tu tu e tu.
Bene, sarò pretenziosa, non lo nego, e ignorante sotto molteplici punti di vista (è vero, non ho mai visto un film di murnau, è vero, ma perlomeno non scambio questo nome per un nuovo cocktail rosso cupo, squallido esempio), ma dalla mia bocca qualcosa più che aria fritta e rifritta e ormai inservibile penso che esca. Penso, io. Parola chiave.
E no, non serve fare le finte intellettuali, "eh beh sì, meraviglioso -the hours-..."
e le lolite-splatter di plastica con pistola ad acqua alla mano e linkin park nell'orecchio (o qualsiasi cosa possa essere reputata dalla massa abbastanza forte et violenta e quindi va da sè, alternativa e fica, yeah). E le amanti dal sorriso facile e la figa asciutta, le nuove leve della fantascienza cyber del terzo millennio, matrix la nuova bibbia e via con l'acquisto della iper tuta di pelle nera. Non sai cosa sia il pulp, non hai mai visto nemmeno blade runner, fai il sacro favore di tenere. la bocca. serrata.
E mi si viene a dire, tutti in coro, you wannabees aumentate la mia voglia di prendere quei bastoni e impalarvi seduta stante (codesto è vero pulp. zitta e soffri in silenzio. Le tizie col giubbotto di pelle nera mascherano la sofferenza) mi si viene a dire ma dai, non ti è piaciuto killbill ma killbill è geniale, tarantino maestro, dai dai, di cinema proprio non ne capisci niente...cos'è che mi avevi consigliato te, un film di merda veramente, com'è che si chiamava,dai, quello lì della strada...ah sì strade perdute.
(le bestemmie aleggiano nell'aere)
"non è killbìll, è kìllbill, con l'accento sulla prima i"
Giunge nuova, questa stronzata.
Sciacquatevi la bocca. Che i pareri diversi e le opinioni che contrastano con la mia le accetto e le utlizzo come motore di discussione, ma la bieca ignoranza no.
Altro capitolo che in questo momento non penso di voler approfondire: sono quasi sempre le donne. Sentirsi inferiori= volersi mettere al pari degli uomini = fingere di amare tutto ciò che loro amano = risultare oche ignoranti e pretenziose e sgraziate.
Io elimino il problema sin dall'inizio, inferiore agli uomini sono parole che meritano una grassa risata.

Fine. Considerazione due. Un pittoresco quadretto cosmopolita si affaccia nel mio quartiere, è dolce e mi riempie di gioia entrare dal kebabbaro più scarso di milano e vedere due cinesi che azzanano la pita ripiena di carne e roba, provo piacere nel guardare una famigliola traditional style passeggiare per via canonica con sacchetti colmi di pietanze cinesi tra le braccia.
Ma una grande vaffanculo alla comunità gialla che si ostina a non capire una cazzo di parola. Se io cerco funghi tongu secchi, significa che voglio funghi tongu secchi, e non le prime merdate che mi rifilate solo perchè non siete in grado di capire un cazzo.
C'è che odia i commessi milanesi (e c'è chi plaude questo giusto astio) e chi propone un cazzo di esame di italiano per i cinesi che decidono di aprire i loro ristorantini e yellow shops nella mia zona.
Che l'amore per la cucina orientale va bene fino a un certo punto, ma la ghettizzazione del cazzo no, e allora comitato sarpi sia, a sto punto.

Il nome ricorda poster patinati dei numeri di cioè dei primi anni novanta. La tatiana halker lo adorava, uno con un nome così, e io non ricordo nemmeno chi sia.
So che prima o poi un suo omonimo varcherà la soglia del mio regno caotico e rosa confetto e rosa fluo e mi porterà la colazione a letto senza fare troppe storie.

Perlomeno le storie porno-soft della buonanotte si popolano di personaggi nuovi.
La monotonia rende asciutte.

Miss Ann Thropy bitched about this at 2:21 AM.


domenica, novembre 02, 2003

 
Madre:
"comunque Lara, è una grande trovata quella di domenica in di bonolis. E' una sfida di cultura e di...e di..."
Conseguentemente, mi barrico in camera.
May T. S. be with me.

(shai hulud, max rebo kids)
Miss Ann Thropy bitched about this at 5:03 PM.

 
Più tempo libero = interi pomeriggi settimanali sotto le coperte a leggere tutti i libri che nell'ultimo periodo assaggiavo solamente a piccoli morsi stanchi per volta. Finirò il decamerone, finirò the waste land e finirò di sottolineare quel maledetto saggio su rennes le chateau.
Più tempo per ascoltare e urlare, più tempo per litigare a colpi di scopa sul muro con le zitelle lamentose che abitano al di là della parete.
Più tempo per addormentarmi nella vasca da bagno inondata dai sali alla camomilla, le riviste di ogni genere perdono la loro patinatura cadendo nell'acqua. Più preparazioni di manicaretti cinesi, più uomini e donne tre meno un quarto, dopo centovetrine.
E' come tornare ai tempo della scuola, il tempo libero torna finalmente in mio possesso e la rivincita è vicina.

Un'estate al freddo è stato uno dei brani della colonna sonora dell'estate appena passata, e risentirla nuovamente, dal vivo, vestiti di tutto punto senza più piscina sabbia e alcool nelle vene è stato ad ogni modo intenso. Come del rfesto tutto il concerto in sè.
Pensavo di incontrare un altra manciata di personaggi fondamentali ma a quanto pare hanno fatto altro.
C'è chi ha finalmente capito che il tempo delle mele e delle chiacchiere sussurrate e del sushi tete a tete è morto e sepolto. Non voglio essere stronza, ma già ti avevo fatto capire quale fosse la mia posizione a riguardo.
L'altra sera, dopo il concerto di valerio, ho ricevuto un messaggio che mi ha fatto capire come in realtà io sia stata scorretta a tirare in ballo tutto un mucchio di persone per i miei scazzi personali.
Ammetto il mio errore e mi scuso, hai ragione pure tu.
Il resto, chiacchiere, ritorni, petteguless e tiramisù a tarda notte.

E io i sogni non li ascolto. Lascio che scorrano più o meno piavolmente nelle ore notturne. E uscirò dalla porta di casa con i paraocchi e lo sguardo che qualcosa cela.Un mio must. Li lascio scorrere, abbandonando ogni sorta di pensiero fondato sui momenti onirici appena passati.
Non sono in vena di paranoie, delusioni, palpitamenti.
Miss Ann Thropy bitched about this at 4:59 PM.