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NothingMoreThanScars 
the thin line between good and evil


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domenica, marzo 23, 2003

 
Col passare del TEMPIO ho scritto.
Beh. Odora di mistico.

Miss Ann Thropy bitched about this at 3:25 AM.

 
E battere in un nocivo silenzio questi tasti, due e venticinque del primo uichend di primavera, fa sembrare questo sabato notte irreale ed inutile.
Il sabato sta diventando col passare del tempio via via più sconclusionato, inconcludente, come volete, perde la salvifica funzione del giorno in cui tirare tardi diventa must, la stanchezza lo rende grigio.
Quasi fosse una domenica anticipata, o meglio un deprimente martedì sera tra le sbornie del venerdì e il pacifico ritorno alla normalità a cui ci conduce la domenica.
Sarà. Sarà che ai tempi della scuola il venerdì sembrava un giorno come gli altri, tornare a casa con pericolosi decilitri di ginlemon più gin che lemon in corpo ore cinque del mattino non esisteva...
Sarà. Sarà che il venerdì sera è diventato ormai catarsi, la giusta ricompensa dopo cinque giorni nine-to five o meglio half past five.
Ma c'è sempre meno roba in giro, il sabato sera. Qualche grande evento per la comunità senza passione milanese, meno cose sperimentali ed interessanti.
Sarà.
E questo sabato è sfociato via liscio liscio vago senso di depressione ascoltando peawees senza sentirli dentro e tornare con la mente a cinque anni fa cassettine registrate dal Robba e quasi non riconoscere quel passato come tuo, lasciarlo scivolare via, può farti sentire così amorale. A-morale.
E quindi è la conclusione di una due-giorni dalle tinte strane si passa dal bene al male dal male al bene nuovamente incubi a base di furiose litigate e test "quanto ti piace kebab" ed emozioni contrastanti.
E quindi ieri sera mi sono lasciata trascinare nel paradiso del fake, luogo d'incontro del finto lusso e finto bronx. Trash allo stato puro.
Il trash di cui già parlavo, il trash ignorante. Pretenzioso.
E io, in piedi al centro di questo groviglio di pose plastiche scarpe finto boxeur e collanazze d'oro sperduta tantavo di muovere il mio corpo su vibrazioni che non riconoscebo come mie, completamente sobria, ogni millilitro di alcohol non avrebbe fatto altro che aumentare sensazioni di devastante irrealtà e mi sarei ritrovata demone urlante.
Ebbene sì. Sono andata al colony.
E ad ogni singola canzone io pensavo ai miei otto leuri buttati via così, intorno pantaloni troppo stretti o troppo larghi tacchi a spillo e polsini di and gi o similiae e volare via nel cuore della notte camminare solitaria salutando le amiche che lì mi avevano trascinato alle due e a piedi fino a raggiungere raggiante canonica street è stato semplicemente catartico.
E poi, basta con queste menosità io-sono-stato-il-primo-ad-aver-postato-la-notizia-degli-youth-of-today perchè già da giorni sapevo e di queste inutilità pretenziose mi interessa poco. E basta tediarmi e nausearmi con questi continui atteggiamenti da primadonna versione tamarra perchè la signorina Larè ne ha piene le palle.
E mi sembra di avertelo fatto capire e tu imperterrito continui e mi tedi e mi annoi sbadiglio incessante e volontariamente intenta a ferirti un ego in fondo così piccolo e mai sarò paga. Il giorno in cui ti renderai conto di avere la bocca così piena di futili stronzate e la testa vuota di idee. Beh. Tutti quanti ringrazieremo chi di dovere.
Ma l'ignoranza e la stupidità sono così dure a morire. Oh yessa così dure...
E da queste piccole cose, rendersi conto che il fake regna ovunque, il passo è così breve.
Si annida come il peggiore virus.
Io-sono-quella-che e idee pretenziose e volgari ignoranza e superficialità il voler apparire e credersi differenti con la di maiuscola seguendo un canone che ci è imposto e non rendersene conto...così triste....
E creature senza pensiero che continuando a ritenersi amanti di una cultura che da troppo tempo non fa più parte delle loro esistenze...perchè non ammetterlo...che so...va bene, vai ogni giovedì e sabato al rolling e ascolti canzoni clonate crossover style ogni singolo momento..perfetto...ma non venirmi a dire che ah, ascolto ancora hardcecuore e nel profondo te lo senti non cercare di impressionarmi con parole che di falsità odorano...perchè a me non importa quello che fai, ascolti o mangi...chiedo solo di poter scambiare opinioni e chiacchere con persone e amici che con coerenza intraprendano discorsi, sinceri fino alla fine. siano essi rudeboyz ketaboyz membri di qualche crew o spiriti solitari e romantici sfighè.
Non importa chi sei. Ma ESSILO. Non fingere
Essilo è volutamente ironico. In realta, non so assolutamente come sia la seconda persona dell'imperativo del verbo essere. E ammettiamolo, su. Del resto, sono le tre di una notte senza senso, e questo pomeriggio camminavamo per le vie del centro portando con noi le nostre idee, rabbia e dissenso espressi in bandiere colori gesti e canzoni e parole e fuoco e martelli e vetrine infrante e telecamere gettate a terra e inutile violenza.
Una violenza giusta, serve. Mirata. Mirare dritto al cuore vuoto del potere. Mira e spara e violento quetso kaboom si farà sentire.
Un rimbomo che porterebbe insieme malcontento ed allegria, liberazione e funesti presagi. Ottimismo e pessimismo. Per alcuni sarebbe la fine, per altri l'inizio.
Inizio di un un qualcosa di belloo di brutto. Opinioni contrastanti a creare un inutile brusio su getsi clamorosi.
Ma incendiare negozi. E frantumare vetri delle banche.
Come se nessuno di voi avesse bancomat e carte di credito nei portafogli.
Già li vedo.
Coerenza. Chiedo.
E bandiere meregane sventolano fiere appese alle finestre, ancora per poco yankee, e vetri nuovamente in frantumi e questa volta scattano applausi e sorridi.
'U still proud, yankee?
Esprimere dissenso e tornare a casa e guardare nuovamente la prima mezz'ora di the believer, e penso ancora alla prima impressione che ne ho avuto, una magnifica idea non abbastanza approfondita, personalità abbozzate, mostrare per shockare, senza scavare.
Gettare via così un'idea del genere. Inutile ed immorale.
Bah.
Le scene finali, però, la visione di lui che corre su per le scale, alla ricerca forsennata di qualcosa di più grande, perdere il fiato per guadagnare risposte, è così..così..giusta. Perfetta. Un'idea ed un finale perfetti. Gli altri novanta minuti, sono poco più del niente.
Da riguardare.
E così, in felpa nera e pantaloni corti e larghi in tinta e capelli tirati indietro, la BLACKBLOG se ne va a dormire.
Blackblog, ho detto.
Ribadisco.
Prima di ritrovarmi ammanettata a causa di qualche ignorante sbirretto che curiosando tra i miei virtuali deliri, legge parole senza la dovuta attenzione ed ironia e decide di diventare l'eroe di turno. Ah, questa mancanza di ironia.
ma le mie parole sono nuovamente confuse e prive di coerenza grammatica.
Letto. Alla ricerca di sogni più attinenti al reale.
Ste immagini di mucche morte e liti e mprobabili caccie al tesoro organizzate dal rattazzo devono finire.

Miss Ann Thropy bitched about this at 3:23 AM.


venerdì, marzo 21, 2003

 
Perchè continuano a torturarmi.
Suoni come spilli che non ho richiesto.
Sonorità e voci irritanti.
L e v a t e
i
quintorigo del cazzo.
Fatemi acoltare hopesfall pacifica mangiando cornetti senza altro rumore risucchiata da hopesfall la mente sgombra
Levate i quintorigo. Cazzo. E tutti i vostri dannati cd rock classico e country e tom waits e giuro li ritroverete graffiati e spezzati in perfette metà e io non ci sarò più.
Argh.
Cornetti. Perchè sulla scatola c'è scritto fagiolini, io li chiamo cornetti.
Magari sbaglio. Del resto, sono l'unica persona al mondo a pronunciare orto con la o chiusa.
Nemmeno i sardi....
Inutile post.

Miss Ann Thropy bitched about this at 1:29 PM.

 
Mi ripeterò.
Dovrebbero cadere un po' di teste.
Un bel po'.

Camminare lenti lenti ornati di bandiere multicolor ti pesto i piedi ma mi sorridi mica puoi permetterti di mandarmi a quel pays, voglio dire, è una manifestazione per la pace, ci vuole coerenza, no?
Fare presenza, ma presenza per cosa.
Tutti hanno ormai capito che il popolo italiano non ci sta, che rifiuta una guerra imperialista e fuori da ogni tipo di legislazione patto e razionalità.
L'hanno capito ma noi continuiamo a marciare e accendere fiaccole e far colare centinaia di ceri, teenagerz dipinte e vecchiette con cani famiglie al completo e sorrisi ovunque.
E non serve. A niente.
Guerra chiama guerra. Assalto al parlamento. Ecco quello che ci vorrebbe.
Accantonare ogni galateo.

Miss Ann Thropy bitched about this at 1:23 PM.


mercoledì, marzo 19, 2003

 
POMERIGGIO TRASH.

Non kitsch. Trash.
Il kitsch può risultare eccentricamente gradevole, il fascino del superfluo.
Esiste anche un trash ricercato, un trash ironico e divertente, film e personaggi e mode e dischi e ritornelli che ci riportano al passato e tac, ecco pronto il sorriso. Sfoderiamolo.
Ma il trash vero, quello ignorante eppure pretenzioso, è pericoloso.
Pericoloso perchè è tutto intorno, dilaga silenzioso e ci sono persone che ancora lo definiscono vita quotidiana. Morale comune. Bah.
Individui che non si rendono conto.
Mi spalmo vaseline intensive care sulle gambe, i capelli profumati di ultradolceallavaniglia e la pelle tira urlando bisogno di idratazione.
E una donna culo basso e piatto agghindata da diavolo che sexy vorrebbe apparire si mostra baldanzosa davanti a milioni di telespettatori incollati ad uno schermo il mercoledì pomeriggio.
Balla corna in testa e fuseaux rossi tentando di incantare giorgio mastrota.
Giorgio mastrota seduto su un trono e decide di persone applaudono e un omunculo dal pizzetto appunto trash menoso canta ritornelli italiani che io conosco così poco.
Ballano tutti.
E Giorgio Mastrota è definito ripetutamente sexy dolce e intelligente. Interessante.
Spremo le meningi provo a capire cosa ci sia di sexy e soprattutto interesante in un uomo come lui.
In un uomo capace di vomitare ignoranze e vacui blabla col sorriso stampato in face svende pentole e materassi sentendosi pregno di valore.
Milioni di donne incollate davanti a schermi lucidi o polverosi sognano di poter toccare la pelle di u uomo tellement mediocre.
Ah. La mediocrità.
Mia sorella ha quattordici anni e passa i pomeriggi seduta in poltrona finge di studiare l'occio fisso su donnette che ballano e un pubblico che ride e scherza e s'indigna e insinua. Bah. Guarda beautiful e cento vetrine (va beh, cento vetrine lo guardo anche io..quando sono a casa...va beh...) e poi appuntamento fisso con uomini e donne e poi amici di maria de filippi e verissimo e il grande fratello passa parola sarabanda il resto non so, varia da sera a sera.
Non sono praticamente mai in casa ma conosco a memoria il palinsesto televisivo grazie alle attenzioni di una sister lobotomizzata.
Bah. Ho tentato di farle capire, istruirla.
Le ho regalato ffin dalla più tender età libri prima futili poi più impegnati finiscono a conversare silenti con granelli di polvere di fianco a musicassette di gigi d'alessio e cd masterizzati dei pooh. Tra un libro di storia e la collezione di cioè e top girl.
Ommioddio.
Io non pensavo che.

IGNORANZA
Conosco una persona che in quanto ad ignoranza ed essenza trash può battere tutti. e tutti davvero.
Batte mastrota, batte maria de filippi, persino pasquale del grande fratello.
Ebbene sì. Si chiama stella e passa le sue giornate perennemente clonate in un paesino fuori milano.
Non solo ignorante: anche inutile. Stupida.
L'unico dono che le è stato dato è un briciolo di ironia e, secondo il canone maschile, un corpicino niente male.
Non riesci a parlare di sentimenti. Non riesci a parlare di senso della vita, perchè non lo conosce.
Le sue giornate sono prive di alcun senso. Serate con un fidanzato tamarro senza personalità, al cinema una volta all'anno, appuntamento fisso con due ore di vanzina e un'ironia triste e scontata. Un'ironia scadente le regala risate e sorrisi.
Ha bisogno di svago lei, ma non legge: Non ne sarebbe capace. Non affitta videocassete impegnate.
La politica conta meno di zero e non perchè sia anarchica. Crede in dio, ma la sua religione è la religione di tutti. Le è stata imposta e quella si è tenuta.
"perchè è così che devono andare le cose, cosa stai cercando Lara, io ho tutto quello di cui ho bisogno".
Voglio di più. Capire. Dormire anche zero ore per notte tornare assaporare ogni singola emozione non privarmi di alcun piacere tornare a casa nel cuore della notte e distruta mettermi alla finestra e pensare e leggere e leggere e pensare e partorire malati discorsi immaginari fumando sigarette quando l'ora tarda mi imporrebbe di coricarmi.
Ad un anno dall'uscita di "la vita è bella" di benigni, Stella confessava candita di non averne mai sentito parlare: e non ti sto parlando di un mattonazzo nuovelle vague francese o commedia meregana godmoney. Ti sto parlando di qualcosa che è sulla bocca di tutti.
Basta dare una veloce occhiata a qualche telegiornale.
Ma è vero, stupida io, ora ricordo.
tu guardi solo mastrota.
ma in qualche versione mi chiedo, nella versione casanova passivo o versione affabile rappresentante mondialcasa?
Mi chiedo.






Miss Ann Thropy bitched about this at 3:28 PM.


martedì, marzo 18, 2003

 
Ventiquattrore pesanti da digerire ventiquattro ore di panico e miseria e intenso senso di precarieta'. Ventiquattro ore che si concludono al sud annacquate da un bicchiere di acqua liscia nicotina gentilmente donata e futili paranoie di una larette capelli ex corvino gonfi e noiosi.
Cibarsi di illusioni per scoprire da un giorno all'altro di esserne allergica.
Vomitare insofferenza pulirsi la bocca e passare ad altro sorriso skizo davanti ad uno specchio in penombra crossover marcio in sottofondo le vicine zitelle facciano quello che vogliono come piu' le aggrada questa sera va così.
Scivoli liscio per il momento scompari dalla mia vista. Annebbiata le lenti si incollano ad iridi di colore diverso un'occhio verde uno castano yessir come una cagna ricordo le tue parole di tanto tempo fa ed improvvisamente capisco chi sei.
Chi. Esser. Tu.
?
Fumando fortuna light scroccate a belllllo! (ah, la foto piu' bella per l'appunto appesa al sud, seconda solamente a "houston abbiamo un problema" ragazzetto dall'aria vagamente russa felpa bianca con uno stemma che potrebbe pur essere quello della nasa la foto è scomparsa da immemorabile time scivolata e calpestata o saccheggiata da mentironiche al punto giusto. Ma assai irrspettose.) sono una brucaliffa lamentosa ed incazzosa delusione e strafottenza frullano creando vortici che mi fanno roteare la nausea diventa intollerabile un bigne alla crema in periodo di stretto regime rende tutto più complicato. Come starsene seduti su un tagada senza poter scendere.
E disgutoso. Immorale. Sbagliato. Perverso. Autocontrollo e volonta ai minimi livelli. Ascolto il rumore del silenzio e caccio tutto sotto i piedi nudi le dita smaltate di rosa salmone fluo chanel o cose di questo genere tubetti gentilmente donati da una parente profumiera.
Ah. Il tagada.
E avida lettrice scruto nei tuoi minuscoli occhietti dispersi e ti trovo irritante.
Nessun numero uno nessun numero due.
Concedero qualche chance al numero tre three come il numero perfetto three is the magic number una pubblicita irritante (eletta parola del giorno nn trovando sinonimi adatti)recita cosi e io pecora riccioluta mi impongo di crederci.
Ah. Il numero tre. Colui che raramente incontro. Colui che ah altezzosamente timido mi informa sui risultati del milan ascoltando de crew live in una domenica pomeriggio hardcecuore e nuvolosa. Colui che. Ah.
Il numero uno sorride triste e senza proferire sensati verbi mi rende bagnata e fragile.
Che importa.
Siete solamente lingue in movimento ed erezioni incontrollabili eccessivamente passeggere o ETERNE. Porgetemi volumi treccani dalla a alla zeta imparo a memoria aspettando che tu venga.
E decido che mi cibero vorace di saliva e sperma senza ritegno non mi concedero nemmeno la briga di operare delle scelte annoiata alzero pollici in alto o in basso pensando solamente a me stessa e ad un singolo istante.
Vivere l'istante senza pensare a romanticherie retro che tanto fanno stare male una giovine donna che di shai hulud si ciba black hearts di un nero che pero e dipinto e sotto nasconde famigerato rosso fuoco.
Inopportuno.
Verguenza Lare', verguenza ammettere cotanta fragilita. Passione, come vuoi tu.
Mi cibero di voialtri sarete nutrimento senza alcuno gusto.
I vostri umori: le necessarie calorie.
Ah, fottetevi numeri uno due e tre.
Peschero cifre casuali da un sacchetto per la tombola e sara fatto.
Matematico e preciso.
Ah: La passione.
Ah, essere una giovane troietta dotata di cuore. Ah. Il dolore che si prova.
Continuate a svendere occhiate languide ed scontata ironia. Continuate.
Mi siedero sulle vostre gambe femmina annoiata sbadigliero mentre le vostre lingue leccheranno il mio collo sapientemente profumato.
Ah. Nemmeno sapete leccare. Ah.
La passione.

Ma poi uno torna con la mente ai fatti di ieri sera, all'atmosfera intensa e pesante di questo pomeriggio e ogni cosa perde senso ed importanza.
Le mie cicatrici diventano tagli di una persona strappata alla vita.
Tagli che li restano. E, senza smettere di sanguinare, ci fanno ricordare.
Miss Ann Thropy bitched about this at 2:41 AM.