sabato, settembre 25, 2004
questa volta hai fatto il passo molto, molto più lungo della gamba.
non voglio serbare alcun ricordo.
strappo senza sentimento alcuno vecchie pagine di calendario. chiudo in un baule risate e aneddoti che sono durati interi mesi.
questa volta. li chiudo lì dentro.
senza la minima intenzione di riaprire, un giorno o l'altro, quel baule.
happy ending, eh.
Miss Ann Thropy bitched about this at 3:02 PM.
mercoledì, settembre 22, 2004
ascolto anouk. anouk e le teronate.
il resto lo lascio agli altri.
tanto basta.
tanto non ho mai abbastanza. e quindi, deve bastarmi.
stop. dormire uscire. dormire uscire uscire dormire.
punto. deve bastarmi. solo aprire gli occhi. non allungare troppo le mani. tenerle chiuse in tasta. pugno duro, quanto basta.
il resto lo lascio agli altri.
siate felici, tanto lo siete sempre.
Miss Ann Thropy bitched about this at 4:51 PM.
va beh, adesso buonanotte, eh.
e dato che luca si lamenta che ormai il mio blog è diventato un'illeggibile compendio di bestemmie, ci aggiungo anche un porcoildio.
ah.
niente da ridere. ovviamente.
tutto da ridire.
(walls of jericho)
Miss Ann Thropy bitched about this at 2:34 AM.
uh.
sarebbe a dire?
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:56 AM.
lunedì, settembre 20, 2004
una carota.
anzi, ancora peggio.
una foglia d'insalata.
lattughino.
ancora peggio.
ommioddio.
e ripeto.
ommioddio.
ieri, sud.
stasera, sud. arriverò distrutta. ma in pace col mondo. yeah.
Miss Ann Thropy bitched about this at 8:00 AM.
potrei anche decidere di ascoltare una particolare canzone di lou reed ma opto saggiamente per il main theme di requiem for a dream, la visione più deprimente dell'ultimo scorcio di vita.
ad ogni modo.
ti voglio bene. questo lo sai già. alle volte è giusto dirselo.
mò vado a letto. domani si torna a combattere e quest'anno saranno cazzi per tutti (frase già scritta e riscritta negli ultimi tre anni, va beh)
everything is.
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:52 AM.
domenica, settembre 19, 2004
c'è chi dice che questo è stato un anno del cazzo. chi, al contrario, teme quello che è appena iniziato.
odiare settembre. un odio devastante.
chi dice che sono solamente due giorni, due giorni passano in fretta, i periodi anche.
chi non conosce la nostalgia e che invece, non è assolutamente in grado di sopportarla. chi tiene i pugni fermi, ben chiusi, appoggiati al tavolo, chi ha bisogno di tendere le mani in fuori. verso qualsiasi cosa. verso.
chi non conosce timore. chi si guarda indietro e poi ancora avanti dopo ogni passo.
chi misura ogni respiro. chi non bada troppo alle parole degli altri.
chi è capace di godersi la vita. e chi gode nel provare tristezza.
c'è chi dice che a riguardarsi le braccia, ci si incazza e basta. chi, invece, utilizza i propri errori come uno scalino di partenza.
partire. e ripartire. lasciare. essere lasciati. abbandonati. senza spiegazioni.
chi non sarà mai più in grado di fidarsi. chi invece, è sempre pronto ad elargire chances.
cioò che è fatto e fatto.
o rammaicarsi, invece. domandarsi. leggersi dentro. tentare una decifrazione, una qualsiasi.
chi vorrebbe perdere ogni speranza. per non perdere ancora.
i'd rather bleed than feel, del resto.
chi si accontenta di poco. o un sentire bulimico.
chi non abbandona la paranoia neanche nel momento opportuno. chi non è capace di lasciarsi andare.
chi si lascia andare una volta e per sempre. chiudendo gli occhi. respirando il vuoto.
una paura fottuta. una notte nata per cercare furiosamente qualche spiegazione.
o, semplicemente, partorire una paranoia senza senso. pronta ad immolarsi il giorno dopo.
sospiro di sollievo.
chi sa che una promessa al telefono è destinata a morire in fretta.
chi ancora non sa se affidarsi al rancore. sputare sorsate di acqua passata e calpestare tutto, furiosamente, voltare pagina, ancora una volta. definitiva.
e l'attimo prima di voltarla, quella pagina. riassunto malinconico.
desiderarne la fine, quasi, questo lasciare fuggire tutto dalle mani. aprire le dita, quasi.
chi parla di questioni d'orgoglio. chi invece, è disposto a mettersi in gioco, ancora una volta. roulette russa, chiudi gli occhi, non sei più in grado di pararti il culo, questa volta.
andare incontro allo schianto. passo dopo passo. al rallentatore.
una sola volta, ho conosciuto perdite così grandi.
e in questo momento. così grande è la mia paura di perdere.
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:56 AM.