SCANNATEVI. PROPRIO. QUI. NothingMoreThanScars le donne che contanovivllucawearealldeadmarrabbiogaiavandaloaureliapalmettaspalancababaleominniesayuharadeadfetuslife.love.revenge.micheleicequeenbasitovioleclaretticindy




NothingMoreThanScars 
the thin line between good and evil


[[Home]]     [[...Look back in Anger...]]


venerdì, aprile 02, 2004

 
la differenza tra montagne e sassolini.
tra una scalata durissima e il rapido gesto di scavalcare una piccola roccia, alzando una sola gamba, con un semplice salto.
nessuma goccia di sudore in eccesso, è una perfezione che non manca di nulla, nessun segno negatiovo davanti, nessuna mancanza.
sono semplicemente lamentosa e stanca di essere colei che deve sempre trovarsi delle cazzo di dolomiti davanti. senza un bastone a cui appoggiarsi, senza l'equipaggiamento adatto. colei che deve farsi mille sbattimenti rispetto al resto del mondo.
e non smentitemi, grazie. non voglio cominciare un percorso che ha il suo inizio nel vittimismo e la sua fine in un caldo abbraccio e parole rassicuranti. sto solamente aprendo gli occhi su una verità sin troppo palese.
e alla fine, colei che si fa mille sbattimenti non se ne fa nemmeno uno.
è così facile impegnarsi quando si ha il culo parato, quando hai sempre un materasso sotto di te, quando sei conscio del fatto che in un'eventuale caduta, quello che si farà male non sarai tu.
ma io non ho materassi, non ho ruote di scorta, non ho alcun tipo di scelta, non ho scorciatoie e non ho trucchetti nascosti nel cappello, non ho palle di cristallo e non nutro nemmeno grosse (e troppe) speranze.
in breve. nulla. solo moi meme. solamente.
o, la decisione di appoggiarmi sulle spalle altrui e vivere una vita di merda. senza sfizi, senza ambizioni. nada.
uh. un dato di fatto sin troppo lampante.
non voglio neanche sfociare nell'amarezza, nel rimorso e nel rimpianto, non cerco altre soluzioni nè comode vie di fuga.
semplicemente, mi sono rotta il cazzo.
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:52 PM.


martedì, marzo 30, 2004

 
death from above.
così come recitano e i liar, e la mia maglietta.
più semplice di così.
Miss Ann Thropy bitched about this at 10:36 PM.

 
oggi riattivo una nuova modalità.
modalità nessuno mi vuole bene.
dopo l'amore e i suoi sbattimenti ecco a voi l'amitiée e tutto quello che ne consegue.

correte a comprare delle gelatine alla frutta e speditemele a casa. citofonatemi. spingetele a forza nei buchi della cornetta del telefono cercando di farle giungere a destinazione.
gelatine elettrizzate.
create una nuova icona a caramella e inoltratela via chat. qualsiasi cosa. per lettera. via fax. segnali di fumo a forma di fragola e banana e limone e ribes. qualsiasi cazzo di cosa.
esplorate la vostra memoria e regalatemi tre pregi. piccole cose mie che vi fanno stare bene.
roba da dire. vorrei essere lì, in camera tua seduti/e sul letto la tazza di the in mano e la tua solita sigaretta e in nessun altro posto. bastano pochi istanti.

fate ciò che volete.
datemi, non datemi. mi sentirò vacillare lo stesso. io voglio tutto. e anche di più.
Miss Ann Thropy bitched about this at 7:34 PM.


lunedì, marzo 29, 2004

 
punto uno.
il cd dei fact the fact è bellissimo.
anche se romeo e giulietta sono morti da tempo immemorabile. o meglio, come si vocifera nei miei appartamenti, romeo e giulietta non sono mai nati nè sono destinati ad esistere.
mai è mail io resto attaccata alle mie più pessimistiche posizioni.
potesse essere così bella una tragedia. così letalmente perfetta da rimanere nella memoria comune per mesi anni e i secoli a venire.
le mie, di tragedie, sono sempre scialbe, insipide, come partire da un punto privo di speranze, privo di poesia e ritrovarsi col culo a terra, ogni volta, un ipercettibile spruzzo rosso sangue, un'anta sul punto di crollare, cuscini e nicotina, chiacchiere al punto giusto e pagine abbandonate a metà. e poi si ricomincia. queste sono le mie tragedie. drammi da quotidiano, mica roba da cronaca nera. nessun titolone in grassetto. un trafiletto appena. come abituarsi alla delusione.
and if i dare again.
punto due. mi sono chiesta che fine abbiano fatti i vari componenti dei red roses for a blue lady. un cd che apprezzo in modo crescente, giorno dopo giorno. sciogliersi così e svanire nel nulla, che spreco. e il manu li ha pure visti. maledetto. metterei su un gruppo solo per poter cantare quella canzone. la cover perfetta. roba da urlare da sola, tanto pochi sono quelli che potrebbero conoscere e apprezzare la numero sette. ma che roba. che suono.che voce e che testo. i brividi. cinque minuti di cover. prima o poi lo farò. e non scassatemi la minchia che io le cover preconfezionate aka firestorm e i vari inni old/new school proprio le boccio in pieno.
non che firestorm sia una brutta canzone. solo, ambisco ad un minimo di ricercatezza. una canzone che mi entri dentro e mi svisceri in modo totale. quella è a girl named.
this wake è al di là della mia portata. deve rimanere lì dove l'hanno lasciata. è un reperto. intoccabile.
punto tre.
ho deciso che i freya non sono affatto male. solo, sono il classico ascolto da momento felice. quando ti senti intoccabile metti e freya e sei a posto. indi per cui, per il momento i freya li ripongo sotto altri mille cd, la paranoia totale.
non sono a posto. la primavera mi regala sempre dei grandi momenti. bei momenti di merda. l'instabilità. dialettica ridotta a zero. sonno profondo. narcolessia. dormire sempre. nei momenti più intensi. autoanalisi da quattro soldi. giusto per non pensarci più, questa è la chiave. otto ore di quieta aspettando che qualcuno là fuori prenda le decisioni al posto mio. un pacchetto non più nero sulla scrivania. di qualsiasi cosa si tratti.
bruges era vicina, l'altra notte. bruges e bruxelles solo dieci minuti più in là. staccare la spina. qualche giorno. a settembre sarò piena di debiti. ma settembre è come ogni anno un nuovo inizio. anche se dovessi tornare dalle vacanze e cominciare a lavorare giorno e notte, le vacanze non me le toglie nessuno. l'emozione di poter essere ciò che si vuole. la novità. nuovi gusti di the. infradito. lo zaino pesante. ovunque ovunque.
vorrei una confezione di colla gigante. bucarla con uno spillo e spanderla a terra. l'empatia totale. le credenziali giuste. qualsiasi cosa. che già ho. la vorrei ancora di più. in ogni momento.
Miss Ann Thropy bitched about this at 11:03 PM.