lunedì, marzo 08, 2004
il nefasto influsso della vittoria di masini comincia a farsi sentire.
nonostante io non abbia la minima idea di manco mezza nota della sua canzone.
La nota positiva in tutto questo è che ho ritrovato il cd dei wendigo.
almeno questo concedetemelo, grazie.
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:18 AM.
domenica, marzo 07, 2004
e così, spinta dall'insonnia e dalla -ora e sempre- voglia di soddisfare ogni mio dubbio dopo essermi riguardata mulholland drive dopo un paio di anni, sono andata in cerca di qualche altro elemento su internet.
appunti alla mano, le poche righe che mi ero segnata.
numero uno: vista l'ora non sono manco riuscita a leggere per intero e con attenzione tutto il testo che ho recuperato.
numero due: dando un'occhiata in velocità la spiegazione a cui è giunto sto sventurato mi convince quanto tutti i pettegolezzi che vengono sussurrati in giro
numero tre: strade perdute non ha un senso. non ha una storia lineare. non ha un inizio come non ha una fine. non mi sono nemmeno sbattuta troppo per cercarla e cercare di dare un senso ad un film geniale. il senso sta nel particolare. nell'estetica. in ogni gesto e movimento.
numero quattro: mulholland drive un senso ce l'ha. mulholland drive doveva essere un serial. twin peaks quindici anni dopo.
numero cinque: twin peaks appare incasinato. in realtà la soluzione è a portata di mano, se è la soluzione quella che ci interessa. e poniamo che sia proprio la soluzione, quella a cui siamo interessati.
twin peaks straborda di particolari interessati bensì del tutto inutili a quello che è il punto focale della questione dal punto di vista del "giallo". se di giallo vogliamo parlare. personaggi creati ad hoc. tutti indiziati. un labirinto di storie. vizi e stravizi della micro provincia meregana. ma, in fondo, per quanto riguarda la storia in sè, la trama, il plot, twin peaks è semplice. la soluazione è lì, la più palese. a portata di mano.
numero sei: e come per twin peaks, anche mulholland drive straborda di fatti misfatti nonsense illusioni sogni mica sogni scambi di identità percorsi vicoli ciechi e tutto quello che ci poteva infilare nel sacco.
numero sette: mulholland drive può sembrare più complicato di twin peaks. e te credo, gli hanno bocciato alla stragrande l'idea del serial e ha dovuto convertire il tutto in un'unica puntatona in formato cinema. ma in fondo. è semplice. e come dicevo, la spiegazione che questi geniastri hanno estrapolato e/o coniato mi convince ben poco.
la scatola blu ce l'ho. e fin qui. è tutto chiaro. il resto è pura logica. basteranno un paio di giorni di calcoli e ce l'avrò in pugno, maledetti.
è tutta. questione. di. logica.
il punto di arrivo e quello di partenza li conosco. li ho afferrati. mi mancano i dettagli.
è la logica che mi fotte. come nei concorsi dell'enigmistica. se tino è seduto di fianco a marco e marco si trova di fronte a luca, chi siederà alla destra di giovanni?
tutto qui basta prendere un foglio una matita appuntita. munirsi di un'enorme dose di pazienza.
o affondare la matita nel foglio fino a renderlo una matassa di brandelli di carta e poi pugnalarsi ripetutamente con la suddetta matita appuntita e bestemmiare il nome del regista più e più volte in punto di morte.
la pazienza mi manca. ma è semplice. il mondo onirico e le tre fasi mi convincono poco. è tutto molto, ma molto più semplice.
forse.
Miss Ann Thropy bitched about this at 2:36 AM.