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NothingMoreThanScars 
the thin line between good and evil


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martedì, dicembre 23, 2003

 
Ci sono determinate realtà che non riesco a riportare alla mente.
I ricordi che riaffiorano sono sempre gli stessi, periodicamente si intrecciano, e mi fanno sorridere, si possono contare però sulle dita di una mano.
E tutto il resto dov'è interi pomeriggi, e nottate, e serate, e mattine, tutti i miei ventidue anni si
stipati e banalizzati in così poco spazio, così pochi ricordi.
Vorrei riepscare un ricordo originale, un momento che ricordo non è mai stato.
La playlist degli ultimi giorni fa cagare. Fa cagare perchè non ne ho voglia e perchè da due giorni mi sono ritrovata immersa fino al collo nella letale atmosfera natalizia. Rosso e oro.
E io, dopo due intere giornate passate fuori, a camminare, a cercare cadeaux imperfetti, scusate ma decido di rimanere sul letto e catatonica afferrare macbeth e addormentarmici sopra.
Sigarette zero. Mal di stomaco. E, banalmente, vaffanculo.

Miss Ann Thropy bitched about this at 9:29 PM.

 
La noncuranza diventa un banale botta e risposta da adulti, quando le emozioni sono pallottole di carta da lanciarsi in sporadiche occasioni, quando se ne ha voglia.
Colpi telefonati, una maturazione prevedibile e il compagno di giochi prediletto sfodera prontamente la guardia, annoiato e annoiante.
Pallottoline di carta e mi domando cinica quanti anni mi separano dai famigerati inviti rsvp stampati in oro su cartoncino rosso, graditi abbigliamenti a tema e regali da riciclare.
I giri di parole e gli sbuffi tipici da massaia bolognese, sono a quanto pare già iniziati, per un paio di amiche di sempre, quelle di vecchia data, e i ricordi sono diventati silenzi, e tazze di the che speri di trangugiare il più veloce possibile.

Miss Ann Thropy bitched about this at 2:17 AM.


lunedì, dicembre 22, 2003

 
Cancello tre nomi dalla famigerata lista di natale.
Il regalo per i tre componenti del nucleo familiare è stato trovato.
Anonimo pacchetto marrone.
Appoggiandoci l'orecchio puoi sentire.
Tic toc tic toc tic toc
Miss Ann Thropy bitched about this at 8:42 PM.


domenica, dicembre 21, 2003

 
Finisco un racconto di pinketts (secondo racconto di "io, non io, neanche lui", io ve lo consiglio, poi sta a voi) nel momento in cui arriva la vale.
The. Poi spesa dal galli, punta al piano di sopra giusto per assicurarsi che il nostro eroe e soci siano ancora vivi, si torna giù, spaghetti alla soia e riso all'ananas, gira la moda, zeppein gran rispolvero e foto un po' così.
Si torna su e poco dopo direzione dauntaun. Gli idlewild, o cose di quetso tipo, in fondo non sono nemmeno male.
I momenti nostalgici sono quelli che più vorresti tenerti accanto, guancia incollata al finestino e chiacchiere zero, musica e il resto è silenzio assoluto, nulla di superfluo. Stare così per ore, e giorni, sono momenti perfetti.
Gente. Death of anna karina. Niente di che.
Inquietanti presenze di scenesters con i cappottini, le frangettine, le spillettine, le borsinettine le cosine, i portachiavini, le scarpettine gnegnegne. Che se sei donna va bene, se sei uomo va pure bene.
Ma se vuoi giocare il ruolo del dandy di plastica, caschi male. Cascate male.
Milano milano e sempre se ne parla male. Sarà. Sarà che a milano si è più poveri. Più grezzi. Ma la moda gira meno. Più scazzo. Meno attenzione. E benedetta sia la noncuranza, quindi, le felpe così e le scarpe così, e i pantaloni bracaloni un po' alla cazzo, e i piumini alla sean paul, capelli all'aria o rasati a zero, sia quel che sia, ma risparmiateci le frangette, danke.
Mi sento spiata e scrivere mi infastidisce una volta ancora.
Sarà che ultimamente odio disutere. O quantomeno aprirmi. Momenti di paranoia che lascio scivolare dietro maschere facili, sempre a portata di mano, buonumore e battuta pronta in formato pocket.
Credete credete.
Poi anche il malumore scivola via e ci si gode appieno la serata. Miles apart cagati zero.
Risate con gli arturo. E dopo, e sui divanetti e in piedi. E dovunque. E gente che infrange i finestrini delle macchine tanto per, vandalismo facile davanti ai centri sociali. La coerenza, ma fate voi.
E poi di nuovo su, fino alle quattro o cose simili. Foto, chitarra, ayuhara, cose così. Semplici.
Recensione inutile. Io non ho più voglia di fare sapere a nessuno nulla, come sto, quello che sogno, quello che sento. Chi lo deve sapere lo sa, il resto è superfluo. E adesso non mi va.




Miss Ann Thropy bitched about this at 5:29 PM.

 
palinsesto di italia uno che mi ha cassato i goonies = vaffanculo
a quanto dice mia madre sono una figlia di merda perchè bestemmio troppo
ci credo. i goonies. i goonies, intendo.
Miss Ann Thropy bitched about this at 4:17 PM.

 
Mi farò regalare un lettore ciddì nuovo, e sia, tentando di scampare alle troppe chiacchiere che mi attendono il dì di natale, tutti seduti in cerchio davanti al camino, la tele accesa e centesimi di euro accatastati sul tavolo. Mercante in fiera e fumo stantio, come la migliore delle tradizioni richiede.
La cosa che più vorrei sarebbe in realtà un nuovo pc, da piazzare in camera, un aggeggio superfast con cui combattere l'insonnia a colpi di film altrimenti introvabili alle cinque di mattina.
Ma quello, verrà a suo tempo, quando mi deciderò ad uscire dal torpore mattutino e cercare lavoro
Che non sono mica abile a cercare lavoro, me li sono sempre trovata lì tra le mani, una voce di qui un consiglio di là...non ho mai cercato, e il fatto di averne la necessità adesso mi inquieta.
Ma tanto, l'anno prossimo come già annunciato si torna sui banchi di scuola, non chiedetemi quale facoltà perchè no, non ne ho la minima idea, solo, è troppo presto per sentirmi adulta, ho bisogno di tornare a gioire della quotidianità studentesca. E studiare e lavorare e nel frattempo trovare i soldi per: computer, booster, prossime vacanze e per modificare una certa parte del mio corpo. Le ossa diventano plastica, o cose indegne di questo genere.
Ma non statemi a fare moralismi di alcun genere, perchè che voi lo vogliate o no io sono fermamente decisa.
Io soldi non danno la felicità un paio di palle. Continuo a non avere voglia di scrivere, e si sente e mi si legge persino in faccia, non avrei mai creduto di non riuscire più ad esternare senzazioni e sentimenti, solo, sono mesi che i sentimenti veri li ho chiusi in una scatola.
Non è sinonimo di depressione, solo, godersi quello che si ha senza inutili paranoie. Inutili sofferenze. Senza esultare troppo, si intende. Questo è quanto.
Più tardi parlerò della serata di ieri, perchè così si deve. Ed è stata bella, perle e risate e i soliti miei momenti di scazzo. Mascherato alla meno peggio.

Miss Ann Thropy bitched about this at 3:04 PM.