sabato, novembre 15, 2003
Sud-esperimenti coolpix-arachidi-birra rovesciata sui pantaloni-le scarpe orribili di tamuz-rocco torna più sfinito che mai-foto ai santini del sud-gioventù bohemienne del ventunesimo secolo che sfoglia libri due tavoli più in là-le foto appese fanno cagare-pizza-kebab-punto caldo-il bicchiere di vetro della nutella giacchè a casa mia quelli abbiamo, mica cazzi si frantuma sul tavolo provocando un'inondazione notturna e via di straccio più bestemmie a raffica-chiacchiere e pettegolezzi e adesso fuori tutti, la notte è ancora lunga e finalmente trovo il tempo per essere emo quanto basta, o meglio, io non ho vie di mezzo, cammino indifferentemente e a mio agio su entrambi i lati della strada, catene di metallo e nasi che si spaccano e canzoni veramente truci nella loro sdolcinata essenza.
O lo schifo, o la violenza.
Cercherò la redenzione in qualche puntata di twin peaks.
Miss Ann Thropy bitched about this at 3:51 AM.
venerdì, novembre 14, 2003
La prossima volta che vado in friuli giuro che mi ricorderò di comprare le bottigliette mignon dello sgnape del checo.
Così i soci la smetteranno una volta per tutte col solito teatrino te lo nascondo me lo porto a casa anzi no lo nascondo nel sacchetto dei krumiri allo jogurt (immangiabili).
Miss Ann Thropy bitched about this at 12:59 AM.
Arretrare, voltarsi indietro, azzardare un passo che sia un rewind. Armarsi di tutta l'autocoscienza possibile e rendersi conto che nulla è mai stato superato.
Devi tornare al punto di partenza e raccogliere i cocci da terra, imparare la lezione e incidertela sulla pelle perchè questo è l'unico modo l'unico modo per rendere tangibile un mucchio di parole. Pensieri bulimici divorano ansia e il verbo si nullifica.
Taci, perchè hai imparato a farlo. Una lezione che ti è servita, e ancora, non è sufficiente.
L'eterno spirito teen bussa alla porta e sotto le coperte mi rintano manuale di misantropia alla mano e undying nelle orecchie antidoti paragonabili ad un proiettile d'argento contro fantomatici lupi mannari.
Dire che non serve a nulla è solamente un di più.
(undying, red roses for a blue lady, afi)
Miss Ann Thropy bitched about this at 12:54 AM.
giovedì, novembre 13, 2003
Oh cristo gesù, un nuovo virus manda in giro mail di cui non voglio sapere nulla e mi fa apparire un paginone porno ogni qualvolta apro google.
Bene, prima o poi risolveremo anche questa.
Prima o poi, si intende.
Adesso potrei divertirmi facendo l'acida un'altra volta, citando e commentando in seguito parole che leggo sulla rete, ma in fondo, sono una signora e preferisco alzare gli occhi al cielo in silenzio.
Vero, ne convengo, autostima a manetta in questi giorni e disprezzo per il genere umano oltre ogni limite. Va da sè.
Ne convengo, non sono perfetta.
Lo dite voi, lo dite, io fingo di credervi, nel frattempo rido sotto i baffi.
Ah, autostima a manetta. Passerà presto, non abbiate timore.
Fumo. Lavo. Esco.
Il ciddì' degli undying rischia di consumarsi, i wendigo sono tornati felicemente all'interno del mio stereo e i morda vi rimangono imperterriti.
Ah, una piccola nota.
Per chiunque stia tentando di fottermi in pieno.
So tutto, non crediate, e lo so da settimane. Il mio perenne dubitare è un'eterna forza.
Non me ne starò seduta ad aspettare altre risate e altri saluti di plastica. Alzerò le mie lunghe ciglia e vi colpirò in pieno.
Mazzate e denunce, se serve, e boicottaggio estremo, questo va da sè.
Quindi, miei cari (e voi sapete chi) siete avvisati. Watch out.
Miss Ann Thropy bitched about this at 9:33 PM.
Sta quarta la devo levare immediatamente.
Molto meglio una comoda seconda, l'esatta misura del mio reggiseno.
Seconda scarsa, si intende.
Minuti in fissa: troppi.
Faccio foto, le posiziono su pagine internet così a caso, giusto per tenere mens e corpore impegnati in giorni di nullafacenza piena, in cui il divertimento è tutto e l'obbligo pari a zero.
Avessi fastweb, mi scaricherei eraserhead e tanti saluti.
Leggerò baudolino ascoltando i wendigo. Che me li ha dati la vale, perchè se aspettavo quelli del piano di sopra ero ancora qui a lacrimare, nevvero?
Togliere. Il piede. Da.
Miss Ann Thropy bitched about this at 2:27 AM.
mercoledì, novembre 12, 2003
Devo smetterla di svegliarmi alle due di pomeriggio. Che se solo fosse stato per me poi, avrei continuato a dormire imperterrita ancora e ancora, solo messaggi sul phone che dimentico sempre di spegnere la notte e la sigla di cento vetrine lanciata a mille dalla solita sorella che ascolta ormai anche mango e i ricchi e poveri (ebbene sì) mi ha svegliato da incubi che mi vedevano in attesa di un tram direzione leoncavallo.
Bah.
Ad ogni modo devo smetterla di svegliarmi così tardi e perdere il momento pranzo e colazione, devo cominciare a mangiare in modo regolare e sistemare tutte le cose che mi lascio indietro da mesi ad orari decenti, e non farmi prendere dalla fissa di rimontare le librerie alle quattro di mattina.
Stop. Che poi, a leggere baudolino alle quattro di mattina un po' ti fai tirare in mezzo, di giorno ci sono troppe distrazioni.
Un libro bello non può competere con altre distrazioni di alcun genere, telefonate e internet e pulizie di casa, ma baudolino fino ad ora (pagina centoottantatre) non mi pare possa essere considerato un bel libro, o quantomeno, niente a che vedere con il nome della rosa o il pendolo di foucault.
Bah. Andrò avanti, i libri non li lascio mai a metà, al limite staccherò con altre letture.
Insomma, sto eco diventa una delusione, quantomeno per il momento.
In realtà non vdo l'ora di aprire le 120 giornate di sodoma. L'occhio è sempre lì in cerca di quella copertina bianca. Chiaro che mi lascio distrarre facilmente, a sto punto.
Ho temuto che la mia essenza patetica potesse saltare fuori, questa notte, eppure sono stata in grado di controllarmi in modo perfetto.
Sto pomeriggio thè e pettegolezzi, un paio d'ore perfette e poi vorrei tornare a scrivere, fosse solo per dieci minuti. Ispirazione tornata a livelli zero, come qualche tempo fa.
Inutile dire che i'm a loser.
Sto post è inutile. quello che vorrei scrivere non posso esplicitarlo.
Sono mesi che non riesco ad esplicitare certe sensazioni, nemmeno a me stessa, figurarsi lasciare che delle parole confuse si attacchino ad uno schermo blu.
La verità è che vorrei passare e ore e giorni interi seduti a parlare solo, ancora non l'ho fatto e ancora non so se ne valga nemmeno la pena.
Sto solamente cercando qualcosa che non posso trovare. Solamente per stonarmi con milligrammi di fastidio puro.
Il resto è pieno. Non è mai nulla, di questi tempi.
Sti ultimi due anni stanno andando più o meno come vorrei, la sensazione che tutto scorra sempre più veloce e si intensifichi al tempo stesso. Ma queste, sono altre storie, altri discorsi, altri post che non ho intenzione di scrivere. Adesso.
For now. Stretch Arm Strong.
Miss Ann Thropy bitched about this at 2:47 PM.
lunedì, novembre 10, 2003
La regola vuole che più passa il tempo più si migliori, vero?
La regola lo vorrebbe, meglio dire, giacchè mi sto rendendo sempre più conto di come la coppa bianca, tesoro della mia infanzia, diventi sempre più immangiabile anno dopo anno.
Numero uno, hanno drasticamente ridotto le dimensioni della stessa, numero due, cosa ancora più grave, ne hanno completamente rivoluzionato e la consistenza e il sapore.
Hanno sostituito la crema di cioccolato (un budino solo più freddo e più sciolto) con una mousse iper zuccherosa e una panna che ha perso ogni cremosità. Trac, ci schiaffano dentro della crema bianca durissima e il gioco è fatto.
Il perchè resta un mistero, tanto che alla fine preferisco a sto punto comprarmi la coppa bianca fuffa del galli, ventitre centisimi e via (confezione molto ma molto più grane, ndr) e la coppa malù, che ai tempi aveva sto sapore acido ma adesso ormai non ha più rivali.
Boicottiamo la coppa bianca.
Yes mi rendo conto dell'inutilità di questo post, non voglio che questo blog diventi un ricettacolo di stronzate e futilità e recensioni di programmi tivù dato che il malefico apparecchio lo accendo sempre più di rado e posso fare molto ma molto meglio...è anche vero che non sono in vena di scrivere, non sono in vena di plasmare un discorso serio che riesca a contenere ogni singolo pensiero e angoscia che mi tartassano da qualche giorno, riuscirei solamente a stilare un'inutile e superflua lista di tutte le già citate ansie e sensazioni, cosa che non voglio fare.
E mi rendo sempre più conto, con tristezza e rammarico, che essere sincera e libera in tutto e per tutto mi risulta sempre più difficile.
Troppe le persone che mi conosco che leggono quotidianamente le mie parole, e io francamente non sono il tipo che riesce ad annullare le distanze e l'imago di un fantomatico pubblico (virtuale e in carne ed ossa che sia) e gettare ogni mio pensiero su carta come se nulla fosse.
Non riesco, in fondo sono troppe le cose che non si debbono sapere perchè io possa risultare fondamentalmente onesta.
Con questo, non voglio dire di aver mai mentito, quetso blog è mio e solo mio, e non lo considero nè un caffè letterario nè una vetrina in cui mostrarmi giorno dopo giorno. Su di me e per me, that's what this is about. Indi per cui, non ho mai mentito. Solo, omesso, sono stata costretta ad omettere ed ammorbidire e tagliare e censurare parole e pensieri, pensare pensare, questa è la parola chiave, pensare a coloro che non potrebbero leggere le parole nella loro interezza senza soffrire, senza cominciare a tempestarmi di domande ed inutili questioni da quattro soldi.
E quindi, decido di censurare. Certo, mi rendo conto perfettamente della mia mancanza di coraggio. Ma del resto, this is me, il mio annegare piano piano in oceani di sindrome paranoide mi porta a fermarmi ad ogni passo, ad ogni bracciata. Siediti, rifletti poi scrivi, poi parla, poi apriti.
E aprirmi mi risulta sempre più difficile, sono sepre più distante dalla quindicenne che tirava in mezzo tutti ogni pomeriggio con ore et ore di chiacchiere et cabaret.
Non sono più una cabarettista, sono ormai un'artista per pochi, in grado di divertire e sollazzare e mostrare sorridendo la vera me stessa nelle sole occasioni in cui mi sento completamente tranquilla e rilassata.
Mi guardo indietro e il cambiamento è palese. E non riesco a capire se sia esso positivo o meno, se stia diventanto più matura o forse più fredda, uno scetticismo e una costante paura di soffrire, e fallire e incorrere in fraintendimenti che continuamente mi bloccano, mi portano a fingere e a tacere, attimo dopo attimo.
E dire che parlo, e parlo, e scrivo e scrivo, e il mio essere logorroica è quantomeno fastidioso anche per me, per me che parlo da sola, in casa, tanta è la voglia di sfogarmi a cullarmi con le mie stesse parole, le mie stesse esse e erre e zeta pronunciate male, lasciate scivolare a tentoni fuori dalla bocca.
E non riesco più a fare nulla di questo, i passi falsi mi hanno fatto riconsiderare il mio stesso modo di pormi e piano piano, giorno dopo giorno, mi sono cucita addosso una seconda identità, l'identità di colei che sfugge, il personaggio silente che si trastulla i capelli e non dice una parola, la macchietta seduta in un angolo, tutta presa dalla complicata occupazione di sfuggire ad ogni domanda, eludere ogni discorso ed ogni ricerca.
In fondo, sappiatelo, io ascolto tutto, io sono sempre lì, anche quando guardo il soffitto e dormo avvinghiata a quel famoso salsicciotto rosso sul letto del benza, io sono sempre lì, eternamemte presente nella mia costante fuga. Sono io, e sono lì, e non riesco a mostrare quello che sono, a regalarvi le mie personali perle, preziose o meno che siano.
E non ho bisogno di aiuto, solamente, di qualche passo che non sia falso, qualche passo avanti, qualche momento di completa accettazione. E mia, e vostra, e loro.
E non chiedetemi come possano essere le mie perle, non chiedetemi nè il colore nè il peso, giacchè la mia considerazione di me è (strano ma vero) alta, molto alta (la mattina, appena mi sveglio, per poi scemare ora dopo ora e nullificarsi con l'ultima sigaretta notturna, ascoltando red roses for a blue lady) e non riuscirei mai ad essere obiettiva.
Ad ogni modo è stato un perfetto weekend, la defezione peraltro già annunciata dei miei eroi personali (once again, this is wendigo from milano), il freddo bastardo del bulk ed un concerto poco emozionante, restarsene seduti nel cortiletto col culo che gela a parlare di calci nel culo metaforici e non,per poi finire al piano di sopra a sparlare di questo e quello, colonna sonora a quanto ricordo assente, e piano piano tutti si addormentano, tony arriva alle quattro e sono l'unica sveglia, intenta ad aggriornare un blog senza troppa voglia, facendo attenzione a premere dolcemente i tasti per non disturbare nessuno, marca e l'ormai nuovo padrone di casa max e la vale si svegliano a metà, tony ha dei piedi enormi e sono riuscita a fare entrare le mie estremità in una sola delle sue scarpe (calzino annesso dentro, che fa stile e copre il buco, tony sei un genio, il genio del trash), ho passato i tre quarti della notte avvighiata al salsicciotto rosso, il cuscino per definizione, la cosa più comoda del mondo, poi sigarette smezzate, scherzi mai attuati, "ma che schifo è sta roba?" e poi once again, la solita amarezza personale accompagna me e la vale di sotto a dormire fino ad un orario poco probabile, giacchè svegliarsi all'una di domenica ed essere trascinate a tavola a mangiare l'arrosto perchè è arrivato l'ospite polacco ti fa girare le palle che è un piacere, e ieri sera, infine, tutti sdraiati su un letto caldissimo a parlare e di questo e di musica, e di pulp e di lynch, e di fantozzi e di scazzi e di rutti e aggiungere varie ed eventuali.
Il weekend si prolunga, la disoccupazione in fondo non è poi così male e sto facendo il mio meglio per non trovare un altro lavoro.
Paranoie ed incoscienza. Mi presento.
Devo portare su il ciddì dei fine before you came.
Ho fame. Kickboxing tra poco.
Immagine più immagine = il fulcro dei miei pensieri, in questo momento. La voce è solo un di più, non tange nemmeno troppo.
Miss Ann Thropy bitched about this at 6:06 PM.
domenica, novembre 09, 2003
Dormono praticamente tutti qui ed è dolce vederli raccolti e accovacciati sulle sedie e io nothing to do nicotina pensando al niente.
La soluta che riesce a non avere mai sonno anche nei momenti piu' improbabili.
Recensione della serata dopo o comunque domani. Voglio una cristo di brioche, qualsiasi cosa da mettere sotto i denti. Colonna sonora, il benza che fischia russando. A quanto pare.
Miss Ann Thropy bitched about this at 3:57 AM.