domenica, giugno 29, 2003
Sorseggiando cocktailz analcolici (giacchè questo voglio, oggi, restare sobria e provare a pensare, un pensare con la pi maiuscola) sarò costretta ad ascoltare confessioni altrui.
E accarezzare i suoi capelli, e ribadirle che tutto va per il meglio, spiegarle per la duecentesima volta il mio punto di vista e continuamente accusarla gentilmente di essere troppo perfezionista, e con la sua perfezione rovinare la magia che avevano creato.
Lo farò, ma mi spiace, oggi non mi va.
Controvoglia ti ascolterò.
non fraintendermi, io ti voglio bene quasi fossi mia sorella, ma oggi ho solamente voglia di parlare dei MIEI problemi, delle mie visioni delle mie paranoie del mio bisogno di qualcosa di perfetto qualcosa che mi manca o non voglio trovare. altrimenti diventerei felice. ed essere felice è qualcosa di immorale, pour moi.
Controvoglia mi getterò sotto la doccia ed indosserò vestiti sobri e puliti.
Se mille sigarette non mi facessero male ai polmoni e non mi lasciassero sveglia e agonizzante nel cuore della notte con un costante sibilo asmatico, me ne starei tutto il pomeriggio e la sera e l'intera notte seduta sul tavolo rosa davanti alla finestra ad amare nicotina. sesso con la nicotina continuo orgasmare.
In pomeriggi come questo, in cui hai solamente voglia di chiuderti in camera con i tuoi pensieri, pensieri che non ti stanno conducendo da nessuna parte, pensieri che con la loro melancolia ti fanno sentire paradossalmente così vicina a qualcosa chiamato paradiso.
Chiudere fuori tutto e tutti. Esisto solo io.
E ascolterò confessioni e ti accarezzerò i capelli...
Una cosa. Una cosa che mi ha deluso.
Il tuo (suo, non voglio più parlare a nessuno, non esiste più ragione) non avermi più chiesto nulla di quella canzone.
Quasi fossi troppo stupida per produrre qualcosa di grande. Non dico di grande. Qualcosa che sia al tuo fottuto livello.
Miss Ann Thropy bitched about this at 6:42 PM.
(inutile dire che dopo il quarto giro sono crollata la testa sul cuscino e non ho visto niente, poi sono andata di là a fumare la prima nicotina della giornata ascoltando un'estate al freddo)
E' bello leggere belle parole, leggerle praticamente in diretta, giacchè ero appena tornata a casa, ancora semisveglia spiavo incuriosita quello che aveva da dire.
E lo esprime sempre utilizzando belle espressioni, di quelle che ti toccano dentro.
Sono entrata al garibaldi con il top bianco sceso ad altezza ventre, dieci minuti a salutare vari personaggi con il reggiseno nero in vista...e ditelo, cazzo.
Sedersi nell'unico metro riparato nel cortiletto e tirarsi elastici, cercando di isolare le orecchie da un gruppo scandaloso.
Fortuna che siamo giunti tardi, suppongo.
E poi minnies.
E piatti che si staccano e corde che si spezzano errori e sorrisi e sudore e la schiena perlata di paolino, paolino che si alza a fine concerto portandosi dietro una sedia. bianca. scomodissima.
Una mezz'ora di incidenti che non spezzano la perfezione.
Durante gli altri due gruppi emo violence emo sadness o non so cosa ci siamo alienati.
E poi Arimo e porcoddio.
Pioggia. Sigarette. L'espressione tra l'intesito e il drammatico di fra sul palco. E i balletti dello ste, lele e il manu.
le solite espressioni del manu. Mi ci farei del poster, giuro, cazzo.
E sedersi e chiacchierare un po' con altri personaggi noti.
E sono sempre contenta di vederti, e nemmeno io so perchè. così. mi ispiri intense mezz'ore di discorsi fitti fitti.
Anche se, non ne abbiamo mai fatti. Magari mai ne faremo.
Non so, questo eterno rincorrere ciò che mi rende triste.
Lasciate stare, non pensate di capire quello che sto scrivendo, è tutto scritto qui, l'ho già decifrato.
Solo che, il passo da compiere tra pensiero e azione...è pesante, è pesante...lento..lento...dovrei salire su uno scalino altissimo, arrampicarmici...o scendere...scendere e prima prendere le giuste misure per non slogarmi le caviglie...c'è bisogno di tempo...
E so che vivl era lì, alla fine, che era giunta giacchè l'ho letto stamattina. e mi sarebbe piaciuto salutarla. ma ero tutta presa nel mio chiacchierare ed eclissarmi...e vedevo solo quello che mi stava davanti. i paraocchi.
Miss Ann Thropy bitched about this at 4:08 PM.
sabato, giugno 28, 2003
"E'così freddo, così gelido, che a toccarlo ci si brucia le dita.
Ogni mano che lo avvicina prova paura.
E appunto per questo molti lo credono rovente"
Nietzsche
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:59 PM.
Tutti quei punti interrogativi non sono altro che accenti mancati.
Blogger dimmerda. Non ho alcuna intenzione di correggere.
I punti interrogativi, del resto, non li concepisco.
Ho chiaro in mente il mio cammino.
Dal primo all'ultimo passo.
Miss Ann Thropy bitched about this at 9:31 AM.
Ore otto e cinquantanove vorrei fare notare il mio sonno ridotto a brandelli da cinque operai del cazzo che hanno deciso di tagliare i rami di un fottutissimo albero proprio accanto alla mia finestra e scatta la prima bestemmia e allora alzati e spara shai hulud al massimo volume così alto che riesce ad infastidire persino chi li adora, colei che è stata svegliata ingiustamente ma loro nada imperterriti continuano a tagliare e segare e urlare e bestemmia numero due.
E la figura materna già sveglia a rompere i coglioni e praticamente quattro ore di sonno e sullo schermo la pubblicità delle mutande unno che si vede che non si vedono cazzo e si sente che non si sentono che se solo trovo il nome di colui che ha inventato questa pubblicità lo aspetto sotto casa e il resto è history sono calci in faccia e soffocamento, le sentirai stavolta le tue mutande dimmmerda ficcate giù per la gola.
Inutile dire che ho le palle non girate ma di più. Watch out. Se mi incontrate per strada, siete pregati di non salutarmi affatto o corrompermi tramite succulenti regali.
E penso parecchio a lei in questi giorni. Ad un'amica che prima poteva vantare una A maiuscola, la corona d'alloro sul capo, le avevo poggiato...finchè lei scrollandosi i capelli non l'ha fatta cadere e, noncurante della mia possibile delusione e del mio attaccamento quasi infantile, ha pestato più volte le foglie cadute.
Non ho versato lacrime, sono ormai diventata frigida e asciutta....molte cose sono cambiate nell'ultimo anno, la mia incapacità di soffrire pienamente mi rende felice e mi fa sentire in colpa al tempo stesso...
la colpa di stare bene quando dovrei solamente restarmene a letto e mangiarmi le mani, bestemmie a go-go dovrebbero stare al post delle mie continue serate fuori e bacardi breezer e tutto il resto.
In colpa, perchè le convenzioni vorrebbero sapermi triste, abbattuta, delusa....
e delusa, delusa lo sono, delusione è l'unica cosa che mi è rimasta, l'unico sentimento, sensazione che nasce black e cattiva dal profondo del cuore...
è nera e verde acido...nera perchè non porta con sè nessuna speranza, nessun ottimismo a braccetto...verde acido...quello che sono...una voglia di riscatto che mi accompagna ogni minuto...
e la mia vendetta sarà semplice, non sogno immagini elaborate di sofferenza e pene estreme. Voglio soltanto rispondere ai tuoi sorrisi con una rigidità estrema.
Risoindere al tuo interessamento di plastica con un assoluto silenzio.
Come da bambina lavoro la mia pallina di pongo, cercando di modellare lo scazzo e la totale assenza di sentimenti in un'unica forma. E non sarà la forma di un cuore spezzato, non ti darò mai la soddisfazione di vedermi delusa e sofferente.
Le darò una forma neutra, astratta, alla mia amata pallina e la impacchetterò. Il mio regalo di compleanno pour toi.
Sarà divertente, questo gioco. Il gioco dell'essere stronze e mostrartelo in modo ancora più evidente.
Il gioco di estremizzarsi. Giorno dopo giorno ora dopo ora.
Non sogno per te sofferenze letali, ho scritto.
Solamente, la parola amicizia l'ho già cancellata.
Non mi hai accarezzato nel modo corretto, e sdegno è tutto quello che ti posso dare.
Cadrai dai tuoi tacchi a spillo dorati. Cadrai e ti slogherai entrambe le caviglie.
Non sarò lì, è inutile dirlo. Ti passerò accanto danzando a piedi nudi riderò della tua vergogna.
....
un senso di nausea mi accompagna ogni volta che formulo il tuo pensiero.
Un senso di nausea...questo è il sapore della delusione.
Le amibizioni tradite devono pur essere vomitate, in qualche modo.
Miss Ann Thropy bitched about this at 9:29 AM.
venerdì, giugno 27, 2003
Travisare e meno male.
Ho dormito più o meno dodici ore dalle sei alle sei interrotta da un paio d'ore pomeridiane di veglia.
Inutile dire che ho ancora sonno.
Non so quanta voglia ho di andare al bulk. Non so quanta voglia ho di fare alcunchè.
Se solo fossi a casa da sola, me ne starei tutta la notte in piedi a fumare sigarette mangiare zucchien alla griglia e guardare film.
Blaterare stronzate via phone.
Ma non sono a casa da sola, percio', mi sa tanto che finiro' al bulk.
O da qualche parte.
Non sapere. Ignorare in questo momento non mi rende più cosi' serena.
Provo una vaga sensazione di DRAMMA nell'andare avanti lasciando che la batteria si consumi da sè.
Come essere la protagonista di un film di serie zeta, girato male, montato ancora peggio, con dialoghi fake e personaggi incapaci di recitare.
Una sensazione di dramma. Vago dramma, sottolineo...pero' quel retrogusto in ogni cosa...io lo sento...
Miss Ann Thropy bitched about this at 8:18 PM.
giovedì, giugno 26, 2003
A dispetto delle convenzioni...mi diverte questo degradare da una dimensione di amicizia ad una di banale conoscenza...mi diverte.
Diverte e insegna.
Impara colorando, come per i bambini ecco.
Miss Ann Thropy bitched about this at 4:26 PM.
Lemma: paura
Sillabazione/Fonetica: [pa-ù-ra]
Etimologia: Lat. pavo¯re(m) 'timore', con cambiamento di suffisso
Vedi: Sinonimi e contrari
Definizione: s. f.
1 sensazione che si prova in presenza o al pensiero di un pericolo vero o immaginato: aver paura; prendersi una bella paura; diventare pallido, bianco per la paura; tremare di paura; avere paura della morte, di morire | essere morto, mezzo morto di paura, essere spaventatissimo | mettere, far paura a qualcuno, spaventarlo | avere una paura del diavolo, grandissima; brutto da far paura, bruttissimo | niente paura!, non aver paura!, esclamazioni con cui s'incoraggia qualcuno | aver paura della propria ombra, (fig.) spaventarsi per niente, aver timore di tutto. DIM. pauretta PEGG. pauraccia
2 (estens.) timore, preoccupazione; presentimento: ho paura che perderemo il treno.
Ruby ancora attende ancora attende invano
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:57 PM.
Perchè io NON sono di poche parole.
Sono di troppe parole.
O di nessuna.
Misantropia nascosta dietro il rumore di mille discorsi.
Il messaggio che vorrei ricevere.
Il messaggio che vorrei ricevere.
Il messaggio che vorrei ricevere.
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:29 PM.
Lemma: nostalgia
Sillabazione/Fonetica: [no-stal-gi-a]
Etimologia: Comp. del gr. nostos 'ritorno' e -algia, propr. 'dolore del ritorno'; in orig. voce della terminologia medica
Definizione: s. f. desiderio intenso e struggente di una persona o una cosa lontana: la nostalgia dei figli, del paese natio; soffrire di nostalgia.
Lemma: frigidità
Sillabazione/Fonetica: [fri-gi-di-tà]
Etimologia: Dal lat. tardo frigidita¯te(m), deriv. di frigi°dus 'freddo'
Vedi: Sinonimi e contrari
Definizione: s. f.
1 (lett.) stato di cio' che è frigido, freddo: frigidità dell'acqua
2 (fig.) mancanza di entusiasmo, insensibilità, apatia: frigidità di temperamento
3 (med.) insensibilità della donna nei confronti degli stimoli sessuali.
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:14 PM.
Lei era bellissima. Aveva capelli biondi tagliati corti appena sotto le orecchie, la riga ordinata di lato e i piedini più belli che io abbia mai visto.
Laccati di rosso. Rosso fuoco. E un anellino d'argento.
Un rosso che la rendeva chic, nessuna volgarità troiesca deturpava il suo splendore.
Questa mattina.
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:10 PM.
Mi ha sempre inquietato. Inquietato nel senso più puro e primitivo del termine: mi rende, e mi ha reso sempre inquieta, mi ha regalato una totale incapacità di dare giudizi univoci ed obiettivi. La totale incapacità di non provare nulla nei suoi confronti, incapacità di sentirmi "normale" ogni qualvolta mi arrivavano sue notizie.
E attenderle ogni volta con ansia, con una morbosità che ancora oggi atterisce.
Thomas. Un messaggio in cui dice che potrebbe anche fare un salto ad amsterdam. E che se non dovesse farcela, l'obbligo è di vedersi comunque, quando sara' su in olanda. Uno dei due valicherà il confine e sarà fatta.
Quattro anni e un pizzico di maturità dopo.
Lo scrissi, poco tempo fa, scrissi che mi ero resa conto che thomas non aveva mai significato più di tanto per me, mi ero resa conto del fatto che fosse più un nome, una lontana idea, che non la sua persona in carne ed ossa, quella che rifiutavo di buttare via.
Non l'ho mai voluto appallottolare, mai ho fatto nè fara' canestro con la sua persona di carta, non potro' mai più di tanto giocare con quello che lui ha rappresentato per me.
E' sempre stato il sin troppo facile capro espiatorio di ogni mio errore. Un passo falso, e lui era li' pronto a prendersi la colpa (un teatrino, nella mia testa....una pantomima...) di tutto quello che stavo buttando via.
Hai sbagliato, di nuovo...e mi guardavo indietro, spaventata dai rimproveri di coloro che a me tenevano...cercando di allontanarmi dai loro indici puntati, pistole cariche...mi allontanavo girandomi indietro...la strada lasciata la strada percorsa e lui era li', poco distante, seduto scazzato nel bel mezzo di quella strada, sorseggiando una birra calda per il troppo sole.
Il cappellino perennemente posato sulla testa.
Finchè un giorno...un giorno mi hanno insegnato la parola responsabilità. Un'autodidatta (o di latta).
L'ho scritta su una lavagna nera senza nemmeno rendermene conto, in trance premevo il gessetto bianco e lo lasciavo scorrere. Ho aperto gli occhi e ho cercato di leccare cio' che avveo appena scritto, cancellare un concetto pericoloso servendomi del mio orale sex-appeal.
Ho cominciato a credere nel caso. Ad accorgermi di come persone, luoghi, emozioni e situazioni attraversino la tua vita sconvolgendola, plasmandola....tutto, in modo assolutamente gratuito, privo di qualsiasi finalità.
Senza poter più dare la colpa a nessuno, mi svegliai dalla trance...la lingua bianca di gesso....
Non c'è mai stato nessun cattivo esempio, nessun enfant prodige del sadomaso che mi abbia fatto volutamente del male
Il cattivo esempio sono io...sono sempre stata io...io e il mio innamorarmi easy, nuvolette rosa da cui sono sempre caduta...io e il mio broncio perenne....io e un'aggressività che mi fa implodere ed esplodere, un continuo distruggi-distruggiti...
Io. Larè e basta. Nessun Thomas.
Avevo bisogno di un esempio, anche in negativo.....all good to me is lost....evil be thou my good....perfetto....non potendo aggrapparmi a nulla di positivo ho allungato le mani e mi sono cibata dei suoi difetti, dei suoi errrori, me li portavo alla bocca e li divoravo...li ho digeriti tutti...non mi fa più male nulla...di quello che ho fatto...
Mi sono distaccata dal passato, capace di accarezzare vecchie foto senza versare fottute lacrime...capace di ridere di quello in cui credevo...un ridere tenero...disilluso...
Ma sei rimasto importante.
Con te, il mio primo vomitare vodka al melone e cercare di picchiarti..un barcollare perenne, quell'estate...con te, le prime canzoni dei nofx...con te, la prima lama e ancora i'm sick gotta piss.
Tutte. Le cose. Belle. Che. Ci. Siamo. Regalati.
E ci rivedremo. In olanda. Per la prima volta in territorio a me straniero.
E gettero' lontano da me il fumo e cazzo, ti abbracciero' confusa e basta.
La madeleine del cazzo non mi fa più male. non mi infastidisce più, galleggiare in cio' che è stato. O meglio, la mangio, la mangio la madeleine....una madeleine ormai indurita...senza sapore...
ma sarà il presente che si tinge di passato, il passato che entrerà FISICAMENTE nella quotidianità. Trasformandosi. Trasformato.
E rivedro' anche Anais. Bussero' alla sua porta e le regalero' una rossa rossa, solo per lei.
Un presente per lei e per la mia passata identità sessuale, confusa.
Sarà come entrare in un un supermercato qualsiasi, nascondersi il pacchetto sotto la giacca e mangiarsele tutte, quelle fottute madeleines.
Senza nemmeno doverle inzuppare nella misticissima tazza di tè. Le divorero' e assaggero' entrambi.
Forse sarete entrambi fuori citta'.
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:06 PM.
Sto pregando perchè arrivi anche qui da noi il temutissimo blackout elettrico.
C'è tensione, nei paraggi. Chi ne ha paura, chi lo ama.
Lo desidera lo brama lo attende a braccia spalancate.
Voglio. Scendere e sedermi sull'erba ascoltando hardcecuore nostrano sigarette a go go e qualche messaggio a farmi passare inutili mezz'ore.
Magari un messaggio tipo...
ecco. Magari quello. Bah.
Du. Du. Du. Cazzo. DU
Miss Ann Thropy bitched about this at 11:52 AM.
Ho appena letto tutta la scaletta dell'hellfest.
Inutile dire che mi viene da piangere.
Miss Ann Thropy bitched about this at 11:44 AM.
We're never on good terms with the light...e la sensazione di essere presa per il culo da un sole perenne, una luce che oggi non avrei dovuto vedere, sopportare.
Never on good terms with the light dicono e io ripeto, stanca di aprire la finestra ed essere costretta a fumare nicotina socchiudendo gli occhi, tanto è il fastidio.
Una presa per il culo costante, un non voler aiutare, o quasi, un voler deridere la melancolia che tanto trovo e tanto ricerco...
la situazione ideale per lasciarla crescere...nutrirla di pioggia e cielo black...
Voglio afferrare il momento perfetto, la condizione ideale...
E non chiedo acqua per lavare la città, chiedo acqua per sciacquare via tutti quei maledetti sorrisi fake che metà del mondo si sta portando appresso.
Vi voglio lamentosi. Vi voglio goffi ed impacciati. Bronci e incazzature isteriche.
E ridero' un sacco godendo di un clima apocalittico. Finalmente. Forse.
Miss Ann Thropy bitched about this at 10:53 AM.
mercoledì, giugno 25, 2003
HO VOGLIA DI SUSHI.
Ma una voglia..voglia con la v maiuscola. penso solo a quello.
sushi all around.
Miss Ann Thropy bitched about this at 12:00 PM.
Quanto le voglio bbbbene alla vala.
Cedo un'altra volta alla tentazione...
LE CHICCHE DI SHYNYSTAT:
nella categoria porno trash possiamo trovare: MICROTANGA, CAZZI DAL VIVO, BAMBINA PISCIA, FETICISMO CIABATTE, FETICISMO DEL PIEDE, NUDI CALZEDONIA FOTO (va beh..porno...trash lo è in ogni caso, la categoria rimane quindi adatta), MICROTHONG e altre ricerce esasperate di immagini su piedi e ciabatte...
...che già...pollici in su per gli amanti dei piedini di fata...ma cristo...feticismo ciabatte è proprio SQUALLIDO...
categoria musica: YOUTH OF TODAY HARDCORE REUNION, WENDIGO RECENSIONE (e già mi piace), SHAI HULUD, MATT FOX FOTO (bravo bravo), RAISED FIST, POISON THE WELL...
mi sono rotta la minchia.
citerò solo poche altre chicche cioè:
GIORGIO MASTROTA" + UOMINI E DONNE
calci in faccia
emo frocio di merda blog
la lidl esiste da..
cappo di tuti (uoooot?)
paranoie (e sei il migliore)
scarpe geox (e sei il peggiore)
tina+incinta+vamp (ormai è un classico)
tedi canzoni (?)
calorie caramelle gommose (bulimia pura)
crucco etimologia
BUONANOTTE A CHI SE LO MERITA.
CALCI IN FACE A TUTTI GLI ALTRI
e non barate. le vostre intenzioni le conosco.
Cazzoni.
Miss Ann Thropy bitched about this at 12:58 AM.
martedì, giugno 24, 2003
"Del Bosque y Hierro a la calle"
Che schifo.
Confermo le mie scelte, tristemente.
Miss Ann Thropy bitched about this at 8:50 PM.
Particolare il fatto che entrambi ricordiamo con precisione il luogo e il momento in cui quella frase fu pronunciata...senza ricordarne il senso...
Particolare.
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:09 PM.
Non pretendo di conoscermi. Non pretendetelo nemmeno e soprattutto voi. Non pretendete che mi comporti da modesta, che chini la testa mimando sacrali gesti, giacchè umile e modesta, io non lo sono affatto.
Sono complicata, un puzzle che mai nessuno riuscirà a completare.
Non pretendo di conoscermi, eppure, alle volte vorrei almeno avere la capacità di definirmi.
Di capire se io sia orribilmente fragile o terribilmente forte.
Di certo, negli ultimi mesi forte lo sono diventata, a suon di calci nel culo. Calci nel culo che non erano sprono, erano botte sadiche, un'esistenza e situazioni e personaggi che si sono presi più o meno intenzionalmente gioco di me.
Basta. Stop it. Stop.
Non dirò che mi ha cambiata, lui, perchè non l'ha fatto.
Sono sempre rimasta la stessa. Eppure, eppure mi scopro disillusa, mi scopro quasi incapace di sognare immagini e idee che avrei sognato solo tre mesi fa. Incapace di volere volere tanto e volere in modo romantico.
Attenta a tutto quello che succede, attenta e un pelo più fredda, un'aria fresca che soffia all'interno di un ambiente che comunque resta caldo, comunque resta passionale al cento per cento.
Ma watch out, perchè potrò anche urlare dalla paranoia e sfondarmi i polmoni usando e abusando di mille sigarette, ma non mi vedrete più lacrimare.
Sangue, niente lacrime. Non ci saranno più gocce salate da leccare.
Thank you. Thank me. Grazie a me grazie a me grazie a me.
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:07 PM.
No. I cranberries no. no cazzo no.
bestemmie e sogni di violenza.
Tra poco realtà realtà.
Miss Ann Thropy bitched about this at 11:45 AM.
Faccia di cazzo la smetti di camminare avanti indietro avanti indietro un moto perenne mi disturbi mi irrita il tuo sbirciare quello che faccio, tentare di catturare le parole che digito
Fottiti
Le possibilità che io compia un omicidio di massa sono altissime, today.
Today is the greatest...bah.
Miss Ann Thropy bitched about this at 11:27 AM.
Che già, coloro che utilizzano la parola BUONDì per salutare, si meriterebbero solamente calci sui denti.
Ancor più se si vestono dimmerda e assumono un accento torinese fake.
Vorrei. Pollo fritto a colazione. Caffeina cazzo caffeina tàim.
Miss Ann Thropy bitched about this at 10:34 AM.
lunedì, giugno 23, 2003
Seziono una zanzara. Gironzolava attorno fastidiosa e nociva. L'ho acchiappata stringendo la mano al punto giusto, immobilizzandola senza ucciderla e poi ho cominciato ad osservarla e strapparle prima un'ala, poi un'altra, poi le zampette una ad una. E l'ho lasciata cadere a terra, agonizzante.
Questa la giusta vendetta. Mi pizzicano le gambe così tanto che mi sto graffiando a sangue da ore, con le mie cortissime unghie dallo smalto rosa mordicchiato via.
Ho delle mani inguardabili, in quest'ultimo periodo. Nervosismo e livelli di masochismo bassi bassi si riversano in un costante azzannare e deturpare le mie stesse dita e uso ed abuso di marlboro lights.
Sangue e taglietti sono accantonati in un piccolo cassetto rosa, un cassetto dalla serratura sfondata. Tanta era l'esigenza di sopraffarre il dolore interiore. E rimpiazzarlo. Con uno. Più violento. Più immediato. A cui piano piano ti abitui. E' il farti male e sentire questo dolore che piano piano sparisce, un bruciore che si dilegua attimo dopo attimo, questo è il lato che preferisco.
Altre volte, è solamente il bisogno primitivo di punirmi, come scrivono nei soliti saggi, parole che tutti mi ripetono e un altro antidoto no, non esiste, almeno non per me.
DEVO è un dovere, una violentissima spinta. Distruggere e vedre che qualcosa, oltre al mio equilibrio, sta crollando a pezzi. Siano queste persone, oggetti, ante dell'armadio, fotografie, pareti, playstationz, videogiochi, modemz o semplicemente centimentri quadrati di me stessa.
La superficie.
E godendomi un'ulteriore di vacanza a malincuore accettata dai miei bossss et colleghi ho finito questo pomeriggio l'inutile nuovo libro di fabio volo. una stronzata, così, per distrarmi cercavo malinconia sapientemente mischiata ad un'ironia genuina...e invece..invece rispetto al vecchio fabio volo, non ho trovato niente.
Spicciola filosofia new age.
Detesto la new age. Giri di parole mode miliardi su quattro concetti che tutti già conosciamo a memoria...cerca di vivere nel modo migliore, cerca di non farti male, di essere il tuo migliore amico e futilità di questo genere.
che se solo vivessi in questo modo, la lametta sarebbe già andata più a fondo.
non ho alcuna intenzione di diventare la mia migliore amica.
Il perenne stupirmi di me stessa ed incazzarmi e odiarmi farmi del male e trovarmi in completa disarmonia con il resto del mondo, questo è quello che mi mantiene in vita.
Una felicità serena non è quello che cerco. Voglio raggiungere attimi di felicità, voglio assaggiarla e drogarmici e fottere con momenti di euforia, ma non ho intenzione di passare il resto delle mie giornate come una persona felice.
non sarò mai sempre sorridente e questa non è una constatazione saggia e disillusa, è la mia volontà, il primo dei miei progetti dei miei propositi.
non combinerei mai niente di buono, se fosse sempre felice.
non sentirei il bisogno di parlare con nessuno, nè di alzare il telefono e ricercare voci da tanto tempo dimenticate...se solo fossi perennemente felice.
E ho finito il libro e mi sono mangiata piadina al crudo più camilla più thè bollente il terzo giorno d'estate.
E adesso ascoltando killswitch engage comincierò il decamerone, erano anni che avrei voluto farlo. E il momento è arrivato. state tutti zitti. Anzi. Spegnerò anche lo stereo.
Le novità hanno bisogno di silenzio per presentarsi.
Ho cancellato un sms.
Miss Ann Thropy bitched about this at 5:45 PM.
Una della cose più belle che possano capitare, è constatare come certe persone comincino a piacerti dopo un un periodo di intenso odio, intensa freddezza.
come prima le avrestilasciate morire in agonia e poi...e poi cominci a considerarle speciali.
Altre...altre brillano ai tuoi occhi un brillare che ti acceca, ti fa male...poi...piano piano...quel luccichio si fa più tenue...ogni singola cosa perde la sua magica, e non ci sono più regali, il battito del cuore scema...e diventano normali. Un pizzico di delusione, forse, dopo tanto brillare e tanto attaccamento...eppure...eppure rendersi conto che ad ogni modo va bene così, così doveva andare. E smettere di chiamarsi. E dirsisì uh, ci sio becca in giro, e smettere di preoccuparsi per le delusioni dell'uno e dell'altro.
e' forse smettere di volersi bene?
O l'affetto resta?
Quello che vorrei capire. Non DEVO capire, semplicemente, sarei curiosa di saperlo. Senza perchè e per come, senza conoscere i motivi alla base di determinate scelte..solo, sapere se queste scelte siano già state decise o cosa.
O forse è solamente una mia impressione.
E ad ogni modo, non me ne potrebbe fregare di meno.
Ascolto take her to the music store (from autumn to ashes) e leggo inutili pagine fumando sigarette, un'altra mattina lontana dal luogo di lavoro.
Una mattina in cui sono capace di prendere in considerazione ogni possibile ipotesi. senza farmi del male. senza soffrire. accettando. che. questi. sono. i. rapporti personali.
Dai. prendi. Usi. Abusi. Distruggi. La quiete. Sparita la magia
Miss Ann Thropy bitched about this at 2:13 PM.
Girare milano di notte tornare con una leggera quantità di alcool in corpo e assaporare la notte.
Rimanere in due e camminare per un'ora attraversando strade chiassose e vicoli blu, un buio che rende ancora più sacro il silenzio.
La notte, la mia città, mi piace ancora di più. Migliaia i particolari che noto e vorrei andare in giro con una videocamera e poter filmare tutto ma in quets momento la smetterò di digitare troiate giacchè non me ne frega un cazzo umore nero e vaffanculo
non voglio ascoltare niente se non gli shai hulud gli shai hulud più black e cinici e disillusi ecco esatto e addormentarmi ascoltando chad. urlare. umore nero e vaffanculo ripeto.
Miss Ann Thropy bitched about this at 3:12 AM.