SCANNATEVI. PROPRIO. QUI. NothingMoreThanScars le donne che contanovivllucawearealldeadmarrabbiogaiavandaloaureliapalmettaspalancababaleominniesayuharadeadfetuslife.love.revenge.micheleicequeenbasitovioleclaretticindy




NothingMoreThanScars 
the thin line between good and evil


[[Home]]     [[...Look back in Anger...]]


giovedì, maggio 08, 2003

 
calci in face. tiratemi.
e fatemi sanguinare.
calciinfaceporcodiosanguinaresanguinare
premete i vostri accendini sulle mie coscie marchiatemi a fuoco
Miss Ann Thropy bitched about this at 3:12 PM.

 
Rivedere la venticinquesima ora.
Girato magistralmente.
Un cast azzeccato solamente a metà.
Poco convincente la regazzì. Poco convincente il professore.
Momenti densissimi. Rabbia e frustrazione davanti allo specchio. Totalmente fagocitata all'interno di questi vortici.
Ma anche. Lento. Scontato. Banale.
Bello. Forse.
Da rivedere, senza dubbio.
Ma banale.

Miss Ann Thropy bitched about this at 1:11 PM.

 
Situazione generale. Intendo.
Sorseggiare gin lemon rumori di sottofondo pericolo di canteggina in arrivo e labbra che si schiudono.
Parlare.
Parlare in continuazione questo pare essere l'imperativo.
Non che ci sia nulla di male. Adoro parlare.
Ore ed ore a blaterale mano nella mano chiacchere sul niente e sul tutto allo stesso tempo. Importanti parole su qualcosa che spesso non ha alcuna rilevanza.
Eppure, in generale, ripeto.
Le chiacchere restano tali.
Vomitiamo superifici e il resto giace e marcisce da qualche parte.
Da qualche parte lì sotto, vero lo stomaco, dove sento più male quando qualcosa mi ferisce. Simulo coltellate in mezzo allo stomaco quando il dolore diventa lancinante. Catarsi. Così.
Chiacchere. Risate, sorrisi, velate incazzatur, labbra che si schiudono e sorsi di birra e gin più lemon e vinelli di vario tipo.
Tagliando corto.
Credo che poche persone sappiano chi e cosa sono (io) veramente.
E del resto. Pur passando la maggior parte del mio tempo con soci e socie, non posso dire di conoscerli/le veramente.
Troppe le cose che nessuno conosce di me. Cose che vi lascerebbero così. A bocca aperta. Lascia entrare le mosche, api e calabroni a pungerti la gola. Te la pungo io.
Verità celate dietro un'autoironia. Copertura.
Non mi riferisco solamente a segreti marchiati a fuoco, le classiche cose paranoiche e depresse che mi caratterizzano (spesso. alle volte. negativity is an attitude). Anche altro. Cose che non sento la voglia o la necessità di rivelare ad anima viva. Pensieri paranoie sogni ambizioni desideri passioni.
Credete di conoscere tutto.
Nascondo la mia complessità dietro un'immagine che è quasi un cartoon. Tanto prevedibile. Questo ciò che voglio mostrare.
Eppure.
Oppure.
Oppure la mia stessa complessità non è altro che ripetizione infinita delle solite identiche cose. Idee. Tensioni. Momenti. Situazioni.
E quindi, quindi diventa una complessità seriale. Seriale e semplice.
Mmm. Dubitare. Di quello che dico di quello che mostro dei sorridi che regalo della mia vocina da quindicenne quasi jap una esse pronunciata male e un orrendo canino da vampiro. Dubitare delle mie telefonate dei miei pollici alzati delle mie rabbie facili della mia autoironia la mia capacità di stare agli scherzi ma dubitate anche dei miei pugni sul muro playstation scassate e lamette rigate di sangue dubitate di ciò che leggo e di ciò che scrivo sono troppe cose ed in fondo nemmeno una.
La paranoia. Un costante abuso di questa maledetta parola.
Quasi un trend. Diventa. Sulla bocca di tutti. Quando parlano di me o delle loro esistenze.
ma resta una realtà.
e comunque dubitate gente dubitate sempre.
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:08 PM.


mercoledì, maggio 07, 2003

 
WE'RE BACK WE'RE PISSED.

Pissed.
Uno scoramento che si tinge (finalmente di tinte attive).
Scazzarsi e cercare di afferrare delle decisioni. Ricominciare a studiare. E ritrovarmi a scrivere pagine di sadico porno-porno sadico nel cuore della notte. Calzini sporchi e pisciate in face. Giù di lì.
Scuola di cinema e cortometraggi. Cash.
Pensieri. La parola futuro sembrava essere scomparsa dalla sua vita. Scriveva così la yoshimoto. Più o meno. Da qualche parte. Forse honeymoon.
Nella mia ci sta ritornando lentamente.
Pissed e finalmente semi-attiva.
Pissed in piena estate. Maggio. Maggio e piena estate.
Sarà che una settimana di assenza (in)giustificata da un lavoro che mi debilita ed opprime mi ha riportato alla mente lentissime e densissime giornate di ormai un anno fa.
Uccellini che cantano e nicotina mattutina sorseggiando succo d'ananas davanti alla finestra.
Succhiare cubetti di ghiaccio fruttato mentre i cuochi del ristorante cinese dal retro mi spiano e poi ostinatamente fissano abbandonando timidezze e cose così.
Estate piena.
Potrebbero anche piovermi addosso palle di neve. Indossare nuovamente la mia giacca blu e ritrovare un paraorecchie di peluche perso da tempo. Sarebbe estate lo stesso. Summertime nel cuore.
E un anno fa. Semplicemente universitaria svogliata bevevo succo di ananas struggendomi per un teenager privo di spigoli. Privo di senso.
Bah.

Ho bevuto cappuccino in un bicchiere ikea rosa. Incrostato di residui di teina zuccherata e muffa. L'ho lavato.
Ho sorgeggiato un cappuccino al profumo di fiori scaduti e scadenti. Muffa e sapone liquido.

Mi mancano i miei post notturni di ritorno dal sud allegri alcolismi a riscaldarmi i piedi perennemente nudi.
Il mio modem non ne vuole più sapere.
Quello che scrivo quando sono seduta su questa sedia girevole, attorniata da colleghi ultratrentenni mi dà la nausea.
E' stupido.

Del resto. Mi rendo pienamente conto che questo mio essere perennemente pissed si porta dietro una totale incapacità di reggere e portare a termine discorsi più o meno seri.
Vorrei dirti dirvi dirgli dirle dirmi troppe cose. Eppure. I miei pensieri bruciano presto. Una combustione dall'odore acidulo.

Una settimana la condenso in poche parole.
Mayday e rivedere il matte. Colonne strapiene e bacardi breezer (dipendenza). Le coca cole (caramelle). Sud e lunghissime telefonate. Venticinquesima ora (bah....) e congiuntivite. Domenica casalinga in silenzio impacchi di tè raffreddato sugli occhi e motori di sottofondo. Newborn e hopesfall. Auguri luca e ritorni e sorrisi. E 5 nuovi acquisti cartacei.
Bestsellers disgustosamente trendy. Ma così va.
Dammi! e survivor(s?) e fight club e porno e (ebbene sì) anche il nuovo libro di fabio volo.
E adesso sparatemi pure.
Del resto fabio volo mi rattrista e diverte al tempo stesso. Così. Per sentirmi sweetsour.

Ripetevo. How can i keep stability on such a shaky ground?
Sono solamente una bambina capricciosa e paranoica salto salto violenta sbatto i piedi a terra. Il mio mondo se ne starebbe pure bello fermo. Sono io che lo faccio muovere: e tremare. Una sensazione di vertigini e nausea che mi atterrisce ed attrae al tempo stesso.
Bisogno di instabilità.

Tatuaggi. Sempre più convinta. NOT A TEAR FOR THOSE OF FLESH.
Ammetto, non è assolutamente la frase più geniale partorita da umane menti. No. Ma si adatta. Un monito. Un avviso. Uno sprono. Sentirmi giù poi accarezzarmi l'avambracico e guardare avanti. Sicura e sprezzante.

Ad ogni modo. Sono anche capace di volere bene. In un modo infantile e morboso. Soci e socie lo sanno. Capiscono. Scrollando stanche teste. Poveretta.
Tagliatemi la gola.

Non vedo l'ora di marchiarmela quella dannata frase. a profound. hatred. of. man.

Nemmeno una lacrima, disse.
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:27 PM.