sabato, aprile 19, 2003
PROTESTA.
Lo dice la parola stessa, cazzo. Pro-TESTA.
Cedo, ammetto di non sapere quale sia l'esatta etimologia del termine, talmente stanco il mio intero sistema non ho la forza per impegnarmi e cercare soluaizoni che possano calzare a pennello. Sta di fatto che pro. testa.
Sfruttala. Usala. Fino a renderla leggera e logora.
L'hardecore non è musica su cui ballare quando si è ubriachi.
Non è barcollare in un centro sociale reggendo una bottiglia di vodka vuota per il collo. Non è venirmi addosso e cagarmi il cazzo perchè tranquilla non mi muovo. Non è. fare scintillare sigarette mentre muovi braccia e gambe mentre QUALCOSA DI VIOLENTO batte come in un sottofondo presente ma sbiadito al tempo stesso.
Non è continui fuck you's. Non è bestemmia facile.
Non è nemmeno la maglietta trendy e il cavallo basso sempre e comunque.
Dalla new school come dall'oi più ignorante, io chiedo e ci vedo, e cerco qualcosa che mi possa riempire.
Significato.
Non condivido nè tantomeno credo nella protesta cieca.
Disobbedire. Disobbedire con passione violenza e quel che vuoi. Ma la testa sempre sulle spalle, capaci di guardarsi indietro e scrutare ciò che sta davanti, oltre a vivere emotivamente il momento.
Essere capaci di giustificare le proprie azioni.
Le rivoluzioniprove di ideali non sono degne di essere definite in nessun modo.
Ho bisogno di parole, sempre alla ricerca di una verità più o meno stabile io decido di ascoltare, cibarmi di pensieri e parole e musica e melodie e tesi e saggi.Inlobare per poi criticare.
Un critica razionale, una critica che segue la conoscienza.
Una critica effettuata con coscienza.
E invece, quello che vedo è ben altro. E se a qualcuno può sembrare divertente e marcio al punto giusto, io lo trovo sbagliato.
Sarà che in fondo conservo ancora degli ideali. Principi, passioni, chiamale un po' come ti pare.
La protesta senza testa è furia fuffa.
Le provocazioni gratuite e non-sense non fanno per me.
Il tuo atteggiamento alcolicamente ostile, il tuo urlare senza comprendere fino in fondo, urlare solamente perchè altri lo stanno facendo lì sul palco, perchè con una musica del genere ti sembra d'obbligo, il tuo sentirti sans-souci (niente, il termine italiano non mi viene fuori). Per me. Questo è fake.
Continua volontà di provicare gratuitamente, immoralismo easy traboccante di voglia di stupire. Questa è la superficialità che più detesto, questo è il vero sottomettersi alle regole che altri hanno deciso di creare.
A tavolino.
Perchè se davvero ti sta a cuore il cambiamento, allora alza il culo e agisci.
Disobbedienza intelligente. Conreta. Pensa e agisci. Pensa e scrivi. Distruggi. Urla. Spacca. Parla. Condanna. Terrorizza.
Fà ciò ch vuoi. Ma fallo.
La provocazione gratuita diventa autodistruzione e nichilismo senza senso.
E io un senso lo voglio trovare.
L'hardcore non è solamente addizione di sonorità cattive.
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:48 AM.
venerdì, aprile 18, 2003
Sì. però checcazzo.
Goddess onnipetente.
Mavvvvaffanculo.
ONNIPOTENTE. ecco. che poi onnipetente suona veramente male. uff. prendetemi per il culo tanto me lo merito.
per poi distruggere sorrisi tramite calcio in feis.
Ridi ridi.
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:29 PM.
Entro in liberia con le idee ben chiare.
La wishlist è lunghissima, ogni settimana cancello alcune voci e ne scribacchio accuratamente altre.
Autori. Titoli. Editori. Trame. Spizzichi di citazioni lette a metà.
Mille i motivi che possono spingermi ad acquistare qualcosa al posto di un'altra.
Del resto. Ognuno può inverntarsi qualsiasi eccentricità nel tenativo di risultare interessante, complesso ed originale, ma le cose stanno fondamentalmente così. Trama e copertina.
Cerco di leggere ogni possibile cosa scritta da mani che in precedenza mi hanno affascinato.
A memoria citazioni della santacroce quasi fossero state marchiate col fuoco sulla mia lingua stremata.
Altre volte mi lascio sedurre dal fascino dell'ingnoto.
Non mi siedo mai sui divanetti delle librerie nel tentativo di scoprire se valga la pena o meno comprare un determinato lavoro.
Gironzolo. Osservo. Tocco. Afferro. Pago.
Decisa. Le idee ben chiare.
Nonostante navigi costantemente in oceani di confusione, ho bisogno di stabilità nelle piccole cose.
Cenare sempre alla solita ora, sempre davanti al telegiornale. Uscire dalla feltrinelli con i tre quattro libri che già mi ero preposta di comprare.
Doparmi di nicotina prima di chiudere gli occhi. Sempre davanti al davanzale di camera mia. Sempre ascoltando hardecuore a basso volume vista l'ora tarda.
Necessità di sentire qualcosa di stabile. On such a shaky ground.
Tenere tutto sotto controllo, paranoica goddess onnipetente per sentirsi poi nauseate e vomitare tutto.
Distruggere ogni singolo frammento di ciò che avevo bramato atteso scelto ottenuto camminandoci sopra con tachci a spillo nove centrimetri di un rosso crudele.
Sadica non mi rendo nemmeno conto di fare del male alle mie stesse idee. a qualcosa che tanto avevo atteso e ha fatto parte di me. Del male a me stessa.
Ottenere è un verbo che detesto.
Nelle piccole e nelle grandi cose.
Adoro l'incertezza. Sentirmi arrivata mi rende talmente onnipotente al punto di scoprirmi FRAGILE.
Una citazione sensazionale di thomas mann.
Più o meno: il bello è amare. Essere amati è soddisfazione mista a NAUSEA.
Ribadisco. Molto più o meno. Vorrei avere qui nell'eastpack azzurro sporco il quaderno con parole che altri hanno scritto. Il blocknotes della perfezione artistica.
Roba da chiedervi di tagliarmi la testa e colmarvi le mani della mia materia grigia. A manate, afferrare pensieri nocivi e lasciarli sciogliere lontano dalla sottoscritta.
Qualcuno. Prenda il coraggio a due mani.
Per favore.
Ah. Che voi siate per me il coltello.
Vaga storpiatura per fottere il copyright.
E ieri. Quindi. Sono uscita dalla feltrinelli ore undici di mattina dopo una notte insonne con tre nuovi libri.
Misfatti. Anche se l'idea che possa essere una trendy-cazzata mi risuona insistente nelle orecchie.
La boutique del mistero. Un classico che non avevo.
Un saggio su lynch. PIù che altro, raccolta di brevi saggi su david lynch. Aspetto di vedere i film che mi mancano (e lunedì sera, a quanto mi ricordo, dovrebbero dare elephant man) per DIVORARLO.
E questa mattinata scorre lunghissima a ritmo di clonne sonore che mi rimandano ad infanzia zuccherosa e adolescenza inquieta.
Victory style otto del mattino camminando a passo spiedito il cappuccio della felpa alzato a coprire occhiaie dolorose e violente.
Afi.
Public Enemy.
Millencolin. Life on a plate vita vissuta lì sul piatto mi attendeva, intendeva sedurmi e lasciarmi frignante ed emorivo residuo di essere umano in un angolo. Accarezzarmi vecchie cicatrici e sorridere di un sorriso velato di nostalgia. Un sapore agrodolce si sviluppa e mi avviluppa.
Tentando di scappare da sonorità ancora più nocive. Simple minds lagnosi nello stereo dell'ufficio e l'immagine della mia sorella numero due in quanto ad affetto e non ditemi che voi non fate preferenze, la sua immagine adolescente mi torna alla mente e sono gli anni ottanta eighties drogati e di vecchi ricordi mi sto drogando quando vorrei solamente. sentirmi sobria. e stabile.
Shaky ground.
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:24 PM.
mercoledì, aprile 16, 2003
Angolo della futilità dopo quindici minuti passati a vomitarvi addosso ciniche paranoie personali a proound hatred of men et similia.
L'angolo delle chiavi di ricerca. Ridicole (ed inquitanti) assurdità:
emo lara blog (emo?!)
fake+maria de filippi (?)
liste canzoni hardcore
mach5 cartone (cartone?!)
sì. mach5 cartone. avete letto bene. Prossimamente i nostri eroi a bimbumbam.
Eroi. Poi. Va beh.
Miss Ann Thropy bitched about this at 11:54 PM.
Camminavo direzione colonne due di notte di un inverno a base di frigidità fisiche ed emozionali.
Spalmavo lasciva burrocacao liquido labello direttamente dal tubetto le mie labbra esangui si bagnavano e io concentrata nel gesto di applicaresplamare e leccare osservavo distratta resti di popolo della notte in piena ubriacatura.
E una donna in eco pelliccia dai colori sgargianti stretta tra due uomini sulla trentina mi guerdò attenta gli occhi puntati dritti su unghie mangiucchiate e labbra umide.
Scambiarsi sguardi disinteressati e poi proseguire oltre direzione colonne e siamo conscie entrambe che restremo per un tempo indefinibile legate ad un ricordo basato sul nulla.
Solo un'immagine per te.
Ventunenne eccentrica paraorecchie azzurro che godendo lecca le sue stesse labbra profumate di vitamina ci.
Tu sarai sempre la donna dalla pelliccia fake due di notte torino street semi deserta.
E mentre i soci camminavano a passo spedito, birra moretti quasi vuota stretta da mani ibernate, estrassi il diario dallo zaino e cominciai a scrivere scivere dell'esperienza all'apparenza insignificante che avevo appena vissuto e continuare tirando in ballo conclusioni generali e paranoiche.
Per moltissime persone, sono solamente un'immagine. Immagine di una larette destinata all'anonimato. Una larette a lecccare chupachups banana cioccolato, una larette che ad occhi chiusi canticchia shai hulud e misticismi che ignori, una larette che blatera gergali frasi al cellulare, una larette dagli occhi di ghiaccio, larette lacrimante seduta nell'ultimo vagone del metro.
Solo un'immagine. E mi chiedo se qualcuna di queste persone che incrociai si ricordi ancora di me. Se serbi ancora nel cuore la memoria della mia visione.
You don' know me. and hate me so much.
Saving throw.
Sorrisi e occhiate caricate ad haine distillata che indifferenti scivolano, aborti di azioni, risse e baci che non accarezzerò mai.
E tonnellate di carne umana ogni maledetto giorno si incontrano e spintonano e sgorgano fantasie sexy e sadiche visioni rosso sangue.
Senza conoscersi. Nella mente solamente un'immagine vaga ed incopleta legata a gesti casuali.
Alcuni mi ricorderanno ninfetta lasciva. Altri un residuo di alcolismo in giro per la city ad ore improponibili.
Mascara colato e lacrime adolescenziali ed emotive.
Sono questo per te sei questo per me.
Chi?
Cosa?
La poesia di essere estranei. E potersi giudicare e regalarsi apprezzamenti o insulti mentali talmente fugaci.
Una finestra illuminata all'ultimo piano di un palazzo in piena notte. Tornata dal bulk mi chiedevo cosa stesse facendo il fantomatico proprietario del suddetto appartamento.
Sapere quali fosseo i libri piazzati alla rinfusa sul comodino, di che colore fossero le lenzula e poter scrutare attenta e perversa ogni angolo e granello di polvere. Drogarmi di esistenze che normalmente ignoro.
Poter sapere tutto di te e di voi.
Curiosità notturne.
Oscurità silenziose stimolano la poesia.
Di notte sono capace di amare e provare spropositati affetti.
Ae solo avesis saputo quale fosse il tuo cognome, ti avrei citofonato. E saremmo rimasti in piedi fino all'alba a discorrere di libri e 90 minuti sperimentali sorseggiando pastis+sciroppo di amerene e cocktail dai colori improbabile.
E al mattino. Indossare il quotidiano cinismo e aprire gli occhi sulla superficialità dell'intero mondo.
la superficialità come malattia del terzo millennio.
E non comprendo, come possano nascere e svilupparsi focose discussioni basate sul nulla. Dibattiti senza via d'uscita. Futilità finto intellettuale.
E non comprendo, come tu, un tu generale che indirizzo soprattutto al sesso femminile, come tu riesca a sopravvivere anneganto in oceani di noia e vacuità mentale.
Horror vacui.
Le mie paranoie si cibano della mia curiosità. Il mio stupirmi sempre e comunque. Quando menti geniali mi parlano senza stancarmi mai.
E la mia bocca semichiusa a catturare gocce di saliva d'oro massiccio. Tanto brilla di importanza.
Non comprendo. Mi annoiate con continui discorsi boyz and gurlz skaterboyz lucidi di apparenze fake e bestesellers finto intellettuale.
Film pretenziosi di livello scadente e nulla più.
E sgranare gli occhi. Quando ti e mi interrogo di sistemi e religione come oppio dei pololi e politica e genialità incomprese.
E allora dici che ciò che scrivo è bello.
Leggi brandelli di un racconto che mai vedrà la luce, pagine destinate ad un malinconico aborto spontaneo. Leggi fingendo interesse e schiudi nuovamente le labbra.
Come è bello quello che scrivi. Certo che sei vermanente malata.
Brucia. Bruciate. Giacchè hollow words will burn. and hollow men will. burn.
Nuovamente.
Nuovamente incapace di spiegarmi dopo due giorni di veglia quasi perenne. E vortici di aperitivi e blablabla lungo linee telefoniche, stonature devastanti alle tre di pomeriggio e concerti e nottate dal profumo di lust.
Perdonate. Parole confuse e frasi non-sense.
Miss Ann Thropy bitched about this at 11:50 PM.
lunedì, aprile 14, 2003
Se solamente avessi gli afi, adesso. Vorrei ascoltare gli afi. Love is a many splendored thing e don't make me ill.
Afi e basta.
Miss Ann Thropy bitched about this at 2:15 PM.
Sì però sono una dislessica del cazzo.
Ma vvvvvaffanculo va.
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:03 PM.
Da oggi girerò con la mia macchinetta fotografica immortalando attimi più o meno poetici.
Romanticherie trash e sporcizia al limite del mistico.
The thin line between what is good and what is evil.
I will tiptoe. Down that line.
Vietato orge.
Ci sono persone che rifiutano le fotografie.
Non solamente entrarci in quanto soggetto passivo. No, rifiutano di scattarne.
Dicono che rubano il tempo. Cosa immorale, sia rendere immortale qualcosa destinato a morire, sia rubare il tempo all'azione del momento, all'emozione che, secondo codesti soggetti, andrebbe vissuta lì per lì, senza preoccuparsi di quello che sarà o meglio rimarrà.
Io non mi preoccupo eccessivamente di quello che resterò di tutto quello che ho tra le mani in questo momento, ma sento spesso il fortissimo bisogno di catturare momenti e serate ad alto tasso di emotività.
Le vivo, le STRAvivo, e il solo fatto di tirare fuori la macchina fotografica e fare clic, non significa rendere le emozioni qualcosa di finto. Niente di copre di plastica. Resta tutto vero, vero fino in fondo.
Forse sono eccessivamente emotiva.
Forse mi preoccupo di ciò che resterà. Avete ragione.
Ma nulla è sbagliato. Vivo, stravivo e ricordo. Il sangue come fuoco nelle vene.
Miss Ann Thropy bitched about this at 1:01 PM.
Sentirò mai di essere ARRIVATA?
Spossata sensazione di essere giunte.
O quanto meno, a metà strada.
Almeno a metà, scrutare l'orizzonte e scorgere qualcosa. La meta. Lontana. ma poter contare i passi che da essa mi separano.
O meglio, sapere cosa e dove si trovi questa fantomatica meta.
Cosa sia.
Capire ciò che voglio.
Potrò mai?
Miss Ann Thropy bitched about this at 9:52 AM.
domenica, aprile 13, 2003
Nothingness a recensioni.
Recensioni del gruppo per eccellenza aspettando che la madre torni dall'ikea con polpette svedesi sughino e marmellata di mirtilli o ribes che siano bah.
Mangiando spaghetti di soia per ingannare l'attesa che mi separa dall'ingerire nuovo cibo, ascolto shai hulud e rigurgito pareri non-sense in ordine sparso.
Numero uno.
Acceso dibattito nato nella messageboard ufficiale: matt fox è o non è un genio?
Genio. Genialità è una parola grossa.
Avrei bisogno di farlo sedere sul mio divano e parlarci per ore. Parlare di emozioni e testi impresisoni idee creatività letteratura musica e nostalgie che diventano arte. Cose così.
Genio è una parola grossa. Ma non ho mai trovato nessun gruppo (eguagliati solamente dagli smashing pumpkins) che scrivesse testi di tale calibro.
Musica che miscela violenza ed emotività in giusta misura.
Canzoni che bruciano di una misantropia nata dalla delusione.
Il rosso diventa bordeaux e si scurisce sempre di più. Fino a diventare nero. La passione è celata. ma è sotto. Non la puoi vedere ma sentire. La percepisci costantemente.
Testi perfetti. Poesia arrabbiata e romantica. Sentirsi svuotati e avere così tanto da dire.
Non ho mai trovato nulla di simile.
In quinta superiore la vala mi diede una cassettina hardcore east coast versus west coast.
Troppe sonorità simili newschool tutto chittare e vociare fake.
This wake I myself have stirred era diversa. I brividi. L'ascoltavo per poi schiacciare il tasto rew del mio marcissimo walkman sapientemente ladrato da pulitissimi zainetti invicta. Rew e godere di nuovo.
This wake resta la mia canzone preferita di sempre. Come dancing (versione good riddance) a parte, dati gli innumerevoli ricordi legati a quei concerti e quei giorni che sapevano di adolescenza stoned.
Non chiedetemi spiegazioni tecniche dettagliate. Non so descrivere riffz di chitarra nè tappeti alla batteria. Non capisco nada di strumenti. So solamente quello che mi piace e quello che non mi piace. Posso dirvi questo è troppo lento, questo più veloce, ma non chiedemi tecnicismi perchè sono ignorante.
My life has been a breach of contract and faith.
Solo per una frase del genere, questa canzone dovrebbe entrare nella storia. Chiedo profondità, non lagnette gnègnè.
Sono una continua lotta tra bene e male. Tra ateismo e spiritualità. Misticismo e primitivo attaccamento ai valori terreni. Egocentrismo e haine nei confronti della mia stessa immagine.
E Matt Fox dice tutto questo. Odio e amore e delusione e speranza allo stesso tempo. Poesia come gradito surplus.
HARDLY. Hardly è romanticismo black. Me la sussurrava indossando una felpa dei reach the sky e calzini sudati e io italianissima principessa (e non principescia, ignurant!) mi scioglievo. I'm destroyed by yesterdays. Il passo migliore.
Elencherò i miei cinque pezzi preferiti. Oltre alle due già citate, FOR THE WORLD (well being stems not from love!) la nietzschiana A PROFOUND HATRED OF MAN e SET YOUR BODY ABLAZE.
Set your body ablaze ha probabilmente il testo più significativo e perfetto. non cè nulla, nessuna maledetta parola che sia fuoriluogo, che stoni. Tutto, ogni singola virgola è lì perchè così doveva andare, come se ci si fosse piazzata per volontà divina.
Beyond man. Altro testo azzeccatissimo.
Ogni singola canzone è magica. Posso ascoltarli quando sono felice.
Se incazzata trovo una perfetta via di sfogo. Urlo e sento di non essere sola.
L'unica musica che mi fa sentire a casa.I miei piedi tornano a poggiarsi per terra e la mente si astrae.
E le cover lasciatele stare. Niente di più perfetto.
E la ripresa di hardly che scivola malinconica alla fine di linoleum. Lasciate stare.
E attendo e bramo il momento in cui that within blood ill tempered si troverà nelle mie mani sudate. E sfoglierò il booklet e con modi di fare al limite del sacro appoggierò il cd nello stereo e poi play.
E staccherò telefoni e il resto del mondo non potrà interferire.
E nella mistica più black io verrò risucchiata ed esisteranno solamente loro.
Ne sono conscia. Theres a line that cant be crossed between belief and obsession.
E io credo di averla superata da un pezzo. Lo so. Maniacale. Sono maniacale. E basta. Rinchiudetemi. Legatemi al letto e fatemi indossare antiestetiche camice di forza. Ma non rigate i miei cd.
(camice o camicie?)
Miss Ann Thropy bitched about this at 8:49 PM.