giovedì, maggio 06, 2004
modalità: ricezione.
seguita a ruota dalle simbiotiche modalità: rigetto e annullamento
ennervée.
ah, tais toi. taisez-vous
(zao)
Miss Ann Thropy bitched about this at 3:43 PM.
mercoledì, maggio 05, 2004
seduta su una sedia poi su un'altra poi su un'altra ancora e poi giù in mezzo alla strada aspettavo fumando sigarette e sembravo accidenti più agitata io di te. ma questa è la mia innata paranoia e questo un ulteriore momento in cui posso dirti quanto voglio starti vicina e quanto riusciremo a superare questo momento.
quindi. ti voglio bene. ecco.
brevi resoconti. alle cinque e trentacinque io e la vale parlavamo al telefono. alle sei ero in doccia e venti minuti dopo in cadorna sotto la pioggia ad aspettarla, direzione famagosta, sandro e tony ci recuperano e superato lo sbattimento pomeridiano ci si reca a mezzago.
tentativo di scroccare la cena al bloom. fallito. tentativo di non pagare. fallito anche quello. pizza marinara. sigarette a go go e si comincia. i wendigo, a parte il basso un po' alto spaccano come al solito. la nuova canzone promessa ancora non si sente, ma diamo tempo al tempo. i disgrazia li ho seguiti poco causa mal di schiena lancinante, tentativi di scroccare nuove sigarette data la povertà e tragedia sfiorata nella libreria a causa di un sipatico scherzo organizzato dalla sottoscritta nei confronti di tony. conclusione. si spacca il palato, girano le balle a lui e conseguentemente anche a me. o ci si odia fino in fondo o si decide di fare pace, e quindi pace fatta. asilo style. mancavano solo i mignoli incrociati. ad ogni modo. the secret. e bravi i the secret. anche se a causa di quel mal di schiena - mal di tutto lancinante. ecco. inutile ripetersi.
gli stretch non hanno fatto la mia preferita che è la numero sei del cd che ho io e sarebbe a dire revolution transmission. ma va beh. for now la fanno. pianoforte a parte. la cover dei counting crows no. ma sta bene così. gente che cade. premio della serata ad un tipo con la maglia blu che in un momento di follia ha deciso di imitare in modo pessimo la violent dancing appena vista durante i the secret. una figura di merda, la sua, durata due secondi e notata unicamente dalla sottoscritta. ma ne è valsa la pena. altra nota del concerto. aver visto per la prima volta una certa persona. nano ma merita. eh beh.
may day. tre supertiti si ritrovano dietro il carro del bulk (assieme a tanti altri). elettronica violentissima. pessime mosse di pit. mal di schiena e maglietta rosa zozza di pseudo vernice rossa. kebab con le cipolle. albe è, suo malgrado, inesauribile fonte di sigarette. con tutti i ghiaccioli che si è scroccato a casa mia ci mancherebbe altro, va. maschera bianca. poi in un prato. casa della vale. tre ore davanti al pc. carrellata in loop messageboard-blog altrui-fotolog. su e giu quattro volte per comprare un pacchetto di camel light. gnocchi verdi al burro e grana. cioccolato bianco con scaglie di cioccolato negher. mille ore passate davanti al tavolo a decidere sul da farsi. tolti i piatti che rappresentavano la scelta castello/rocket/casa di ja e poi soundsystem in luoghi sconosciuti, decidiamo di boicottare il gioco della bottiglia che ci avrebbe tolte dai dubbi e ci dirigiamo verso le colonne dove troviamo marca e rella. scuderia di riot. crepes. aneddoti sulla cruda vita da strada del mio quartiere e l'enigma del sangue alle quattro di notte.
alle quattro messaggio di luca "correte in cesariano vi state perdendo il rogo del secolo". e noi, smessi i pigiami, corriamo facendoci strada tra la moltitudine negra che affolla il the black di via canonica. si va beh, un rogo all'ultimo piano ma in fondo che sarà mai. e avevamo appena finito di leggere oleron. IL CERCHIO SI CHIUDE.
la sveglia è no more fear. poi si resta lì a letto, pranzo scarnissimo viste le finanze scialaquate due giorni prima.
il weekend si conlude e blablabla.
manoscritto trovato a saragozza e il sosia sono archiviati. presto anche l'ouvre au noir sarà archiviata.
ieri, the kingdom due (parte prima) in danese. come al solito. ne sa. ma dubbi non ve n'erano. twin peaks si è ormai concluso e i prossimi lunedì sera (ma non il prossimo, che ospiterà ancora lars von trier) saranno tristi e inutili. a quanto pare. corso di fiammingo. sticazzi.
Miss Ann Thropy bitched about this at 12:45 AM.
pretty nice.
in sottofondo resurrezioni televisive in costruito delirio plastico sbraitano. denso fumo di sigarette nella mia alcova di legno. antitecnologia allo stato puro, pc risorto ma non per questo moribondo piazzato tra una miniatura di un antico cannone e un peluche con la penna da alpino sulla testa. perfezione. riappropriarsi dei propri spazi, la tranquillit? di potersi sciogliere aprire o semplicemente non annoiarsi in puro silenzio, senza limiti, scadenze, file sconosciuti a cui fare attenzione, fretta.
gambe accavallate sullo sgabello, pantaloni della tuta e tazza di the. accendino a portata di mano. trash. greenfig. liberate la gnocca. siori e siore, le chicche di mia sorella (portacenere maculato annesso).
considerazioni da quattro soldi pi? volte ripetute. giustificazione: uno dei principali argomenti su cui pondero, per cui mi crocifiggo giorno dopo giorno ? il passare del tempo. aka. considerazioni su quello che ? stato. quello che non ? stato. quello che poteva essere e sono riuscita a gettare lontano in un soffio. puff. quello che riuscir? a portare a termine. progetti fallimentari. cambiamento lentissimo. lanciare occhiate attorno e quasi accorgersi di essere l'unica immobile. per lo meno. a passo coi tempi. degli altri. ma trascinata. su un tapis roulant. staccare le mani e provare a correre, sull'asfalto. compromettente. uh, parole di altri che si adattano alla perfezione. e a dire il vero, a dirla tutta, non mi dispiacerebbe affatto accelerare i suddetti tempi e ritrovarmi adesso, lontano. migliaia di chilometri. imparare lingue nuove. uh.
e quindi meticolosamente toglievo la polvere dal cassetto rosa. ho cestinato un racconto porno senza nemmeno rileggerlo. ho cestinato file stampati. ho chiuso in una scatola lamette arrugginite e preservativi mai usati e forse scaduti. non mi sono nemmeno soffermata sulla data di scadenza. che tanto. qui. appunto.
tre lettere dell'ormai maritato e padre di famiglia mr. lorenzo santese. lettere in cui venivano riversate tutte le sue problematiche adolescenziali. le accartocciavo e le sbattevo contro l'armadio. piangendo ti amo, piangevo. futile. erano parole senza senso. ma la fretta aveva una sua magia.
decine di lettere della vivi. poesie senza senso e petali di rosa. piangevo in polonia mi mancava le dicevo ti amo in silenzio. le compravo leccalecca a forma di cuore. l'ho mangiato tornata dall'inghilterra, ingurgitavo zucchero e digerivo sentimenti mai nati. scambiare affetto per amore. zucchero e confusione, anche queste avevano una loro magia.
carte inutili. ricordi di persone di cui a malapena ricordo i tratti somatici. un cuore trafitto da una freccia storta. lato sbagliato per una storia sbagliata. emozioni a senso unico. ridevo in cima alle scale e lui beveva beveva vodka in germania e io lo odiavo.
poi erik. poi ian. bastoncino di ceralacca. lettera a moi meme. carta verde ultimo giorno delle medie. confessioni inutili. una lettera di luca. periodo nero. parole dolci a coprire sensazioni troppo amare. digerita. fortificata.
ah. un. e poi lo scorso anno. brandelli di conversazione. zucchero e confusione diligentemente ripiegati in un cassetto. lasciati a dormire coi ninnoli e i braccialetti a forma di margherita tipici dell'infanzia. una miriade di complimenti. non dormivo mai.
diari. foto. pubblicit?. invidia e voglia di cambiare allo stato puro. subitanea voglia di correre in bagno e vomitare di getto quelle che erano le mie frustrazioni. contorno e antidoti dei mille momenti di paranoia. parlavo con persone che non erano in grado di capirmi. ho confuso alle volte la quantit? con la qualit?. questione di una sillaba. poco affetto per tanti anni passati insieme. affetto la parola sbagliata. empatia. volont? di esserci. persone che ho ormai voglia di sentire una volta al mese. con cui non ? mai stato divertente andare a comprare un paio di scarpe col tacco alto. scambiare la qualit? con la quantit?. pensare che anni di conoscenza fossero la sola giustificazione per un rapporto biunivoco. stretto. sentito. empatico.
morale della favola. troppo facilmente l'aggettivo migliore ? stato affibiato in passato.
degna conclusione. quello che ho mi fa stare bene. ottimo epilogo per un karma libro da quattro soldi.
correzione di stampo realistico. mille cose che ho mi fanno cagare. o meglio, mille cose che non ho mi fanno sentire maledettamente fragile, internamente distrutta, incompleta. ma. ci sono voci che voglio sentire. occhi in cui voglio guardare dentro. mani che voglio stringere. persone che ho tenuto e continuo a tenere.
ecco. questo ? quanto.
leggete. non capite. fa lo stesso.
Miss Ann Thropy bitched about this at 12:17 AM.