SCANNATEVI. PROPRIO. QUI. NothingMoreThanScars le donne che contanovivllucawearealldeadmarrabbiogaiavandaloaureliapalmettaspalancababaleominniesayuharadeadfetuslife.love.revenge.micheleicequeenbasitovioleclaretticindy




NothingMoreThanScars 
the thin line between good and evil


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venerdì, gennaio 30, 2004

 
Non ci vuole molto per regalarsi una buona reputazione.
Basta avere un paio di scarpe giuste. Assumere una posa intellectual chic e sorseggiare vino rosso con aria stizzita. Cercare di attirare l'attenzione con imponenti parole a coprire il vuoto.
Sgranare gli occhioni da bambi e sedurre il prossimo accarezzandogli i capelli con le unghie affilate e una french man impeccabile.
Una frangetta abbinata ad un paio di camper rosse non sembrerà mai volgare e modaiola.
Perchè le camper sono di sinistra, sono scarpe che si impegnano.
Bastano un paio di moine e un leccalecca perennemente in bocca. Una borsetta vintage.
E' necessario usare i colori giusti e sguainare tempi verbali ormai in disuso.
La rivincita del passato remoto.
O, in alternativa, basterebbe un semplice cazzo nelle mutande per poter fare ciò che si vuole.
Un sorriso smagliante o un aria corrucciata, i capelli gettati di lato, il rossetto rosso cupo, il vestitino demodé.
Ma io non ho un sorriso smagliante, ho gli occhietti piccoli incapaci di far trasparire grandi emozioni, non ho le scarpe giuste e mi mangio le unghie, non ho le camper rosse e il passato remoto lo schifo, non uso rossetti rossi ma solo lucidalabbra che lecco via nel giro di dieci minuti, i miei capelli sono ricci e indomabili, ho solo una gicca blu e nessun cappottino, il vino non lo bevo e non so cucinare la pasta alle vongole.
E non sono mai andata fuori a mangiare il brunch. Non sono considerata come "scopabile" e non ho concrete ambizioni nella vita se non inutili pagine senza un minimo di futuro, sono piena di cicatrici e quando mi incazzo e urlo e piango mi viene la faccia rossa e non assumo quella posa seducente che traspare dai film, bevo poco e no, non sono straightedge, non leggo il manifesto e di notte faccio molti incubi ma quando mi sveglio mi abbraccio da sola.

Miss Ann Thropy bitched about this at 9:40 AM.


mercoledì, gennaio 28, 2004

 
Un'uscita notturna destinazione distributore automatico è più che necessaria.

Miss Ann Thropy bitched about this at 2:14 AM.


martedì, gennaio 27, 2004

 
anzi, sticazzi che lo lascio visibile quell'aggiornamento.
fortuna che esiste il tasto edit e le parole coniate mezz'ora fa scorrono via libere in uno scarico del cesso. virtuale.
tooth for tooth, dicono.
le mascherate e le fascette le ho già lasciate nell'armadio da tempo.
Uno due tre giorni, giorni che equivalgono ad altrettanti tentativi, e se la pazienza è una virtù io sono condannata alle pene eterne.
A languire per la mia impossibilità di starmene seduta in un angolo ed aspettare, compiangendomi in una maledetta sensazione di incomprensione.
Mi attivo, e le parole su cui dovrei ponderare le lascio lì ad autocomporsi sulla punta della lingua, perchè quello che posso e decido di darti sono quarantacinque chili di sincerità, e non pochi, falsi grammi di tristezza e malumori creati ad hoc.
I malumori esistono, ma faccio mio il detto secondo cui la rabbia sarebbe un dono, e le frasi patetiche le lascio lì ad attendere (loro) occasioni peggiori.
La differenza tra il malumore e il pianto è una sincerità totale.
Totale, ti dico, totale.
E' questo il motivo per cui sono così furiosa.



Miss Ann Thropy bitched about this at 10:51 PM.


lunedì, gennaio 26, 2004

 
Modifiche: modificate.
Miss Ann Thropy bitched about this at 10:00 PM.

 
Il fatto che il novantacinque per cento di coloro che arrancano su questa terra si possa considerare praticamente decerebrato e ricco di sola futilità non è una constatazione casuale e cinica, è un assioma che dovrebbe essermi già entrato nella testa da et giorni et mesi e anni.
Ma perdio, levatevi dal cazzo e trasicnatevi fuori dalla porta della palestra (perchè di questo si tratta, in questo momento) i vostri codini di zucchero e i vostri scandali da quattro soldi, le vostre unghie zozze e i culi flaccidi, i risolini aroma aria e le paroline, i calci tirati male, l'accento francese, le gambe non depilate, gli elastici in tinta, i tanga della standa, il tocco lascivo e al contempo ritroso, insomma, levatevi dal cazzo e lasciatemi in pace, lasciate che io segua la mia lezione in sacro silenzio, zitte, zitte, tacete e stop ad ogni tipo di istigazione.
E allora vi regalo facili porco dio.
Che rifiutate, brave bimbe, studentesse diligenti e geishe fedeli e poco troie.
Bestemmie anche nei confronti dei gnocchetti col sugo freddo, e alle banalità che sono quasi costretta a leggere per passare il tempo.
Il mio ego si innalza.
E ieri notte mi sono creata tutta questa discussione, un tete a tete fittizio quanto basta, o meglio, un lunghissimo monologo lamentoso che ho deciso di chiudere in un cassetto attendendo tempi migliori e giorni meno propizi.
O più propizi, ciò che cambia è solamente lo stato d'animo.
E la corretta visuale sull'obiettivo.
E quindi siete pregati di levarvi dai coglioni, ancora una volta.

Miss Ann Thropy bitched about this at 9:52 PM.